Nazionale

Action week: gli ultimi eventi dell'edizione 2011

Sta per concludersi Action Week 2011, la più grande campagna calcistica per liberare il gioco dal razzismo e dalla discriminazione razziale. Tra il 12 e il 25 ottobre, gran parte della famiglia calcistica europea in più di 40 Paesi ha organizzato proposte ed iniziative sportive per celebrare il potere integrativo del gioco.
Sabato 22 ottobre, all’interno di questa cornice e del progetto Football for Equality II, si è svolto un mini-torneo interetnico di calcio con 4 squadre, organizzato da Cantiere Giovani, cooperativa sociale di Frattamaggiore (NA). L’evento ha coinvolto immigrati e italiani, rifugiati e richiedenti asilo, associazioni e media. Al torneo interetnico è seguita una festa con musica popolare partenopea e africana, cibi dal mondo, momenti di socializzazione e aggregazione informale.
In questa occasione è stata presentatra l’Action Week - Settimana d’Azione FARE 2011 e l’impegno contro ogni forma discriminazione tra cui l’omofobia, che trova ed identifica nel calcio un terreno di espressione straordinario.
Le attività sportive di questa giornata erano inserite nel progetto Football for Equality II grazie al finanziamento del Dipartimento Giustizia della Commissione Europea.
I migranti sono stati e saranno parte attiva di questo percorso, in quanto direttamente coinvolti dall'ideazione all'organizzazione dell'evento al fine di favorirne l’interazione attraverso la realizzazione delle attività.
Tra i protagonisti i giovani richiedenti asilo accorsi in questi mesi dalla Libia, attualmente ospitati presso la Caritas Diocesana di Aversa. Un’occasione per confrontarsi sulla loro esperienza, e di sperimentare come il calcio possa rappresentare un’opportunità di avvicinamento e superamento delle paure, degli stereotipi, delle reciproche ostilità.
Nello spazio dedicato alla manifestazione erano, inoltre, presenti spazi di informazione e sensibilizzazione: lo Stand di “Volontariato al volo”, che ha offerto informazioni e su modalità concrete di impegno volontario, in Italia, Europa e in tutto il mondo, per dare una prospettiva tangibile ai giovani avvicinatisi alla manifestazione della FARE 2011 (Football Against Racism in Europe), di continuare un impegno contro il razzismo, l’omofobia e ogni discriminazione in esperienze di breve, media o lunga durata. Presente anche lo Stand del “Servizio Volontario Europeo”, con 4 volontarie da Francia, Germania, Polonia e Ungheria, che hanno presentato la loro esperienza di volontariato europeo, fornendo informazioni ai giovani sui progetti cui prender parte, selezionando opportunità in particolare nel campo dell’impegno contro razzismo, omofobia e discriminazioni.

Francesca D'Ercole

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