Nazionale

Elezioni regionali: le richieste del terzo settore ai candidati

I Forum regionali del Terzo settore di Luguria, Veneto e Puglia chiedono impegni precisi: sussidierietà, coprogettazione, sostenibilità, sport sociale

 

In vista delle elezioni regionali del 20 e 21 settembre, alcuni Forum regionali del Terzo settore, dei quali fa parte anche l'Uisp, hanno presentato documenti e proposte ai candidati.

Il Forum terzo settore della Liguria segnala ai candidati una serie di priorità per la realizzazione di politiche improntate alla sussidiarietà, tra cui compare anchelo sport sociale: i servizi alla persona e la famiglia; le attività sportive; attività e iniziative socio-culturali; accoglienza e integrazione. Per leggere il documento integrale clicca qui

"Oggi è necessario nelle concrete scelte politiche rilanciare il ruolo di pubblica utilità delle formazioni sociali e dei corpi intermedi - si legge nel documento ligure - la Liguria ha bisogno di recuperare solidità e solidarietà. La radice di queste parole è la stessa: un corpo unico, forte e resistente in quanto costituito da parti necessariamente legate tra loro. Non si può ricostruire senza una visione e senza uno sguardo al futuro che parta dal desiderio delle persone di una vita dignitosa vissuta in spazi a misura d’uomo.In un momento di rinascita del nostro territorio, ricordiamo che esistono nel mondo esperienze positive di beni e servizipubblici (dall’acqua ai trasporti, dall’educazione all’assistenza) gestiti con forme di partecipazione dei cittadini che evitano le degenerazioni legate allo statalismo e al capitalismo. In questo momento è necessario un modo nuovo di pensare e di agire, aperto a cogliere tutti gli spunti positivi che la realtà offre. E gli esempi virtuosi esistono. Noi offriamo alla comunità il nostro apporto per ripensare e ricostruire la città, e chiediamo di partecipare alla progettazione e alla attuazione di questa rinascita, convinti che progresso, ricchezza e solidarietà crescono bene solo se crescono insieme".

Giovedì 17 settembre sono state presentate  ai candidati alla carica di Presidente della Regione le proposte del Forum del Terzo settore della Puglia. In una conferenza stampa che si è svolta presso il Palazzo della Città Metropolitana di Bari, i rappresentanti del terzo settore hanno presentato il documento che è anche un appello ai candidati. Il documento è diviso in alcuni capitoli cardine, che rappresentano ulteriori campi di impegno per i candidati: le istituzini e la credibilità politica; il lavoro dignitoso chiave di democrazia; l'economia civile, una scelta associativa; l'appello e le dieci proposte del terzo settore ai candidati. Tra queste compare anche la promozione dello sport sociale: "nelle sue peculiarità di promozione della salute, del benessere..ma anche capace di rafforzare attività turistiche, capacità di promozione del paesaggio naturale, nonché come efficace strumento di riqualificazione di beni pubblici e confiscati".

Le altre proposte del Forum pugliese sono: accrescere la domanda interna di cultura; Legge regionale sul terzo settore; Favorire la co-progettazione e la co-programmazione; Potenziamento della macchina amministrativa regionale sul terzo settore; Utilizzo co-programmato dei fondi d.lgs 117/17; Servizio civile universale; Sport sociale; I servizi socio-educativi perno delle politiche di sostegno alle famiglie e alle pari opportunità; La persona al centro delle politiche socio-sanitarie; Invecchiamento attivo e apprendimento permanente.

Per scaricare il documento clicca qui 

Anche il Forum terzo settore del Veneto ha preparato un appello da rivolgere ai candidati alla presidenza della Regione: "Serve lungimiranza, visione e capacità di progettare le funzioni della governance territoriale in chiave di infrastrutturazione sociale". Il documento è strutturato in 10 punti, che parte dalla sostenibilità ambientale e arriva a chiedere l’applicazione del codice del terzo settore.

"Urge pianificare l’allocazione delle risorse che verranno dai fondi della Legge Rilancio de-stinati per il Veneto (oltre 20 milioni di euro solo per gli ETS) - si legge nel documento - che si aggiungono ai 5 milioni messi a bando a giugno dalla Regione – Assessorato alla Sanità e al Sociale. Questa messe di risorse, che giunge a ridosso della nuova stagione di programmazione dei Fondi strutturali 2020-2027, necessita di una regia unica programmatoria in capo all’Ente Regione, dove un ruo-lo maggiore deve essere dato al Sociale nella sua accezione ampia di crocevia dove passano tutte le politiche di Welfare, che deve restare universalista ed inclusivo. Istituire un assessorato regionale al Welfare sarebbe un ottimo segnale, che consentirebbe di superare la altrimenti inevitabile separatezza tra la gestione delle politiche di assistenza sociale e quella delle politiche attive e passive del lavoro".

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