Nazionale

Il tema della povertà educativa minorile è nell'agenda di Governo

Da Con i Bambini sorpresa e disappunto per l'assenza di riferimenti all’esperienza del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile

 

Il consiglio di amministrazione di Con i Bambini, soggetto attuatore degli interventi del Fondo per il contrasto della povertà minorile, istituito con la legge di bilancio 2016 e rinnovato con la legge di bilancio 2019, nella seduta del 20 giugno 2019, ha preso in esame il Rapporto al Parlamento presentato il 19 giugno dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.

La presentazione del rapporto 2018 ha costituito un’importante occasione di richiamo alle responsabilità delle istituzioni, delle forze politiche e sociali e dell’opinione pubblica su uno dei problemi più rilevanti per superare le disuguaglianze che si manifestano tra i minori e per lo sviluppo del nostro Paese. Occasione tanto più importante per la significativa presenza del Capo dello Stato e del Presidente della Camera dei Deputati che ha ospitato la presentazione del Rapporto.

Il consiglio di amministrazione ha tuttavia espresso all’unanimità sorpresa e disappunto per la mancanza di qualsiasi riferimento, nell’intervento della Garante e nel testo del Rapporto predisposto, all’esperienza del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, promosso dalle Fondazioni di origine bancaria e dal terzo settore e sostenuto dai Governi in carica dal 2016 ad oggi, che rappresenta una consistente ed innovativa esperienza: dal punto di vista quantitativo (ad oggi sostenuti 270 progetti, quasi tutti avviati, che vedono impegnati oltre 6.400 organizzazioni fra soggetti di terzo settore, istituti scolastici, amministrazioni pubbliche e che coinvolgeranno, a regime, oltre 400 mila minori), ma anche dal punto di vista qualitativo, con la concreta sperimentazione di processi che rafforzano le comunità educanti, che intrecciano la responsabilità e le competenze delle strutture pubbliche e del privato sociale, che affermano una modalità innovativa di verifica dell’impatto. Un processo che, tra l’altro, sta provocando una ripresa di attenzione sul tema in tutto il Paese ed animando nei territori un vasto dibattito culturale e politico. Nelle 285 pagine del rapporto che danno conto, in diverse sezioni ed in modo molto articolato, di numerose iniziative assunte da diversi soggetti, non c’è traccia di questo lavoro e neppure il riferimento alla norma (comma 250-bis della summenzionata legge di bilancio 2018) che proroga per un triennio il meccanismo di cofinanziamento e quindi gli interventi del Fondo.

Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum nazionale del terzo settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.

Attraverso i primi tre bandi (Prima Infanzia 0-6 anni, Adolescenza 11-17, Nuove Generazioni 5-14 anni), le iniziative in cofinanziamento e la progettazione partecipata nelle aree terremotate, sono stati selezionati 270 progetti per contrastare il fenomeno della povertà educativa minorile in Italia, che coinvolgeranno oltre 400 mila bambini e ragazzi, insieme alle loro famiglie, che vivono in condizione di disagio, mettendo in rete 6.500 organizzazioni tra terzo settore, mondo della scuola, università e altri enti. I progetti, nazionali e regionali, sono sostenuti complessivamente con 213 milioni di euro del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. (Fonte: Ufficio stampa Con i bambini)

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