Nazionale

L'Uisp alla Conferenza sulla biodiversità

L'associazionismo sportivo può portare un significativo contributo ad un nuovo modello di sviluppo basato sulla green economy
Si è svolta a Roma l’11 e 12 dicembre la prima conferenza nazionale sulla biodiversità, “La Natura dell’Italia. Biodiversità e Aree protette: la green economy per il rilancio del Paese”, organizzata dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con Federparchi, Unioncamere e Fondazione per lo sviluppo sostenibile.
Il convegno è stata l’occasione per avviare un confronto tra istituzioni, esperti, operatori per conoscere e discutere le politiche per la valorizzazione della biodiversità, l’attuazione degli indirizzi comunitari e le migliori pratiche sviluppate finora. L’obiettivo è quello di puntare al rilancio dell’economia italiana ripartendo dall’immenso capitale naturale che caratterizza il nostro Paese, dalle aree protette all’agricoltura, dai prodotti tipici all’artigianato di qualità e non solo.
Era presente anche l'Uisp, con Sergio Barbadoro e Gian Piero Russo. “L’associazionismo sportivo – spiega Gian Piero Russo, coordinatore acquaviva e settore ambiente Uisp - in quanto soggetto portatore di proposte di fruizione sostenibile del territorio, può apportare un significativo contributo nel lancio di un nuovo modello di sviluppo, basato sulla green economy. Lo sport può avviare percorsi di partecipazione verso una gestione sostenibile delle infrastrutture verdi: aree protette, zone rurali e forestali, aree urbane come punti di una rete ecosistemica che penetra l’intero territorio. La ricchezza del patrimonio associativo Uisp è risorsa per sviluppare nuove progettualità: dalla ciclabilità, al cammino, agli sport fluviali, alle attività equestri e non solo, ogni pratica sportiva può esprimere un proprio specifico contributo al tema della green economy”.
La Uisp auspica la realizzazione di infrastrutture verdi per promuovere il turismo sportivo: - continua Russo - ad esempio con la realizzazione di una rete ciclabile nazionale che attraversi l’Italia da nord a sud con un sistema di diramazioni trasversali lungo il Po, l’Arno e il Tevere, ripristinandone la navigabilità “leggera”. Opere che rappresenterebbero un grande valore aggiunto per lo sviluppo delle economie locali nonchè uno stimolo per la conservazione, il recupero e il miglioramento ambientale attraverso l’utilizzo di percorsi esistenti quali strade poderali, ferrovie dismesse, argini e sponde fluviali. L’associazionismo sportivo in generale, e l’Uisp in particolare, esprime un patrimonio di competenze, capacità e conoscenze che ben si prestano ad essere coinvolte in progetti globali di fruibilità sostenibile del territorio”. (a cura di Elena Fiorani)

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