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L'Uisp per i diritti: convegno nazionale su sport e transessualità

"Chiediamo che le istituzioni riconoscano la nostra identità": la storia di Milena e gli altri interventi al convegno Uisp di Bologna

 

di Redazione nazionale Uisp  (Ivano Maiorella, ha collaborato Francesco Spanò)

 

“Chiediamo che le istituzioni riconoscano la nostra identità”: l’appello viene da Milena Bargiacchi, gruppo Trans di Bologna, un’esperienza di giovane pallavolista troncata dal pregiudizio e dalle diffidenze (per ascoltare l'intervento integrale di Milena Bargiacchi clicca qui). GUARDA IL VIDEO con la storia di Milena

Milena è una giovane donna e racconta la sua storia: si apre così il convegno nazionale “Transessualità, tra sport e diritti” organizzato dall’Uisp a Bologna nel pomeriggio di mercoledì 24 maggio.. Non è un tema facile, per ammissione di tutti i relatori presenti: serve reponsabilità e lucidità per affrontare un tema così complesso. Spesso si tende a rimuoverlo, soprattutto nello sport, un ambiente dove spesso domina la grana grossa sul chiaroscuro. Un ambiente a prevalente cultura machista, e questo non è un mistero per nessuno.

GUARDA IL VIDEO con immagini del convegno

Luoghi comuni e stereotipi, alla lunga uccidono. Lo spiega Paolo Valerio, dell’Università Federico II di Napoli e del Centro SInAPSI: “Che cosa fa sì che una persona si senta maschio o femmina? Il mondo cambia, abbiamo bisogno di rinnovare continuamente le nostre cornici interpretative. Lo stigma della società è potente: il maschio non può permettersi di essere visto con caratteristiche femminili, se no viene preso per anormale, strano. Nello sport questi pregiudizi diventano ancora più forti, spingono a reprimersi, a nascondersi”. 

Per ascoltare l'intervento integrale di Paolo Valerio clicca qui

Eppure lo sport è – dovrebbe essere – tutto il contrario: libertà e diritto ad esprimersi, a divertirsi e a crescere in maniera equilibrata. "Lo sport potrebbe fare molto per le persone LGBTI- dice Massimiliano Tarozzi, docente di pedagogia generale e sociale presso il dipartimento di scienza per la qualità della vita dell'Unversità di Bologna - Lo spazio è delicato perché ha a che fare con la dimensione della fisicità, della corporeità.  A maggior ragione, soprattutto per gli adolescenti, il fenomeno è complesso. Le persone transessuali possono aiutare tutti i contesti a rendersi conto dell’importanza della dimensione corporea, fatta di conoscenza, rispetto e non di pregiudizi e paure. I corpi sono uno spazio di formazione imprescindibile. E’ importante formare gli operatori e gli educatori a misurarsi con questa dimensione, senza retorica. Serve un patto tra tutti i soggetti che si occupano di educazione e sport”. Per ascoltare l'intervento integrale di Massimiliano Tarozzi clicca qui

Una situazione complessa che merita di essere approfondita: come intervenire? “Non si possono trascurare aspetti decisivi come il linguaggio – prosegue Valerio – al termine Lgbt abbiamo aggiunto una ‘i’ per indicare gli intersessuali. Oggi le persone omosessuali non devono nascondersi più, quelle transessuali chiedono di essere riconosciute dalla legge. Dobbiamo saper costruire relazioni e raccontare queste storie sapendo usare un linguaggio rispettoso. Il Consiglio d’Europa ha trasmesso delle raccomandazioni agli Stati membri che puntano ad affermare dignità e rispetto per le persone transgender, attraverso gli operatori e i professionisti della salute e quindi anche dello sport”.  GUARDA IL VIDEO dell'intervento sul linguaggio di Paolo Valerio.

La complessità riguarda anche l’ordinamento giuridico, che per molti anni ha arrancato dietro trasformazioni sociali che non è riuscito a metabolizzare. “L’iter giuridico che deve affrontare una persona è molto lungo e snervante, sia sotto l’aspetto preocedurale, sia per prassi giudiziaria – spiega Maria Grazia Sangalli, presidente Rete Lenford, Avvocatura per i diritti Lgbti – le persone in transizione posseggono per lungo tempo documenti che le incasellano con il sesso di origine. La prima legge che disciplinava la transizione di sesso, la n.164 del 1982, è stata successivamente modificata dal dl 150 del 2011 che ha avuto l’effetto di rendere più lunghi i tempi dei procedimenti giudiziari. La sentenza della Corte Costituzionale del 2015 sta producendo un reale e positivo cambiamento di passo”. 

Per ascoltare l'intervento integrale di Maria Grazia Sangalli clicca qui

Le istituzioni territoriali partecipano con attenzione e si dichiarano disponibili a mettere in rete le buone pratiche che vengono sperimentate a livello locale: sia Marco Giusta, assessore alle Pari opportunità del Comune di Torino, sia Susanna Zaccaria, assessore alle pari opportunità e diritti delle persone Lgbtiq del Comune di Bologna, nei loro interventi esplicitano questa volontà, riconoscendo allo sport un alto valore educativo e di integrazione. 

Per ascoltare l'intervento di Marco Giusta clicca qui, per ascoltare l'intervento di Susanna Zaccaria clicca qui

Le conclusioni di Tiziano Pesce, vicepresidente nazionale Uisp, non sono la chiusura del cerchio ma rappresentano il massimo investimento della più grande associazione di sportpertutti in Italia a seguire con attenzione il tema e il percorso Lgbti che è fatto di diritti e di dignità. “Seguire questa tematica con attenzione aumenta le nostre responsabilità e la nostra tradizionale attenzione all’accoglienza – dice Pesce – un cammino fatto di relazioni, di ascolto e di ricerca sui terreni della formazione degli operatori, delle politiche di genere e della comunicazione. Puntiamo a rendere praticabile un vero patto tra tutti i soggetti coinvolti, dalle associazioni alle istituzioni, contando sulla collaborazione delle Università e dei centri di ricerca. Siamo convinti che questo impegno si inserisca a pieno titolo nella battaglia per i diritti di tutti nello sport e fuori”. 

Per ascoltare l'intervento di Tiziano Pesce clicca qui

“Penso che il merito prinncipale dell’Uisp sia quello di misurarsi con una tematica così complessa e delicata, molto spesso ignorata o scansata dal resto del mondo sportivo: dove sono in ballo i diritti delle persone l’Uisp c’è – dice Manuela Claysset, presidente del Consiglio nazionale Uisp che ha organizzato questo convegno nazionale, insieme ai Bugs di Bologna. (Per ascoltare l'intervento di Manuela Claysset clicca qui).

Il presidente, di Bugs Bologna Paolo Zagatti, ha ringraziato l’Uisp perché “non è un tema facile: solo la partecipazione attiva provoca cambiamenti. (Per ascoltare l'intervento di Paolo Zagatti clicca qui).

Zagatti ha dato appuntamento  a sabato 27 maggio per la VI edizione di Melting (Bo)t, una giornata di sport, uniti contro le discriminazioni. In programma tornei di calcio a 5, maschili, femminili e misti, beach volley e tchoukball. L'appuntamento è in via Serlio 25 alle 11.30, gli incontri proseguiranno fino alle 18. Per scaricare la locandina clicca qui .

In chiusura è intervenuta Roberta Li Calzi, presidente della Commissione Pari opportunità del Comune di Bologna,  sottolineando l'importanza dell'iniziativa e la sua disponibilità a proseguire in questo percorso di diritti e dignità per tutti.

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