Nazionale

L’Uisp sulla Rai: Matti per il calcio a SportAbilia

"I matti sono loro e i matti siamo noi. Tutti noi abbiamo un lato folle": le storie e le emozioni dei partecipanti alla Rassegna nazionale Uisp

 

L’Uisp al centro del servizio di Lorenzo Roata nell’ambito della rubrica settimanale SportAbilia trasmessa su Rai Sport. In primo piano Matti per il calcio, iniziativa tesa al recupero e alla socializzazione attraverso il calcio.

GUARDA IL VIDEO

Allenamenti e partite dove si gioca tutti insieme all’insegna del divertimento. Lo sport, e in particolar modo il calcio, si trasforma in uno strumento educativo che aiuta ad aumentare l’autonomia personale per persone con disagio mentale. I pazienti in cura trovano quindi una ragione di esistere nel mondo che troppo spesso li emargina. Chiusa la XIII edizione il 5 ottobre a Montecatini il progetto Uisp porta sul campo un’esperienza concreta di calcio e sport a tutto tondo, per tutti e senza limiti d’età. “In queste giornate entra in campo la gioia di vivere – ha detto Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, in un’intervista rilasciata durante l’ultima edizione - la gioia di sentirsi cittadini e persone a pieno titolo nella comunità”.

Durante il tradizionale appuntamento a Montecatini a prendere la parola sono stati diversi protagonisti. Fabio Fontini, ragazzo affetto da sindrome di down, è diventato mister dell’Arezzo da poco. “Era tanto tempo che giocavo e volevo cambiare il mio mestiere, così sono diventato allenatore. Siamo una squadra forte e ce la giochiamo con gli avversari dei Pazzi del calcio. Siamo matti e pazzi!”.

Disabilità vera quanto inconsueta quella che si vede sui campi da gioco. Per ognuno di loro, però, valgono le rispettive storie di appartenenza con una partita da giocare in campo e fuori come quella di Claudio Domolato, uno dei giocatori del Va Pensiero Parma: “Affrontavo un brutto periodo. Sono entrato in psichiatria e da li vedevo un tunnel dalla quale non si poteva uscire. Lo sport mi ha aiutato a evadere dal quotidiano, dai pensieri negativi. Il calcio ci aiuta a socializzare e a trovare gli amici”.

C’è anche chi, come Damiano Di Gregorio, Insieme per lo sport Genova, ha scoperto il vero senso del calcio attraverso questa iniziativa: “Giocavo in terza categoria, un calcio che ho scoperto essere marcio. Poi ho trovato questa fantastica realtà, mi sono trovato bene e ho voluto continuare. Trovo tante cose positive, anche nelle sconfitte. Tutto ciò che ci divide, nel calcio ci unisce".

Daniela Molinari, infermiera e assistente Fate bene Fratelli - Sacco e presidente Bonola Boys Milano,    commenta  così l’iniziativa: “I matti sono loro e i matti siamo noi. Tutti noi abbiamo un lato folle e va bene così. L’accesso all’area pubblica non è semplice per tutti. Dall’esterno sembra tutto molto bello ma in realtà ci sono tanti aspetti della vita che sono difficili da superare”.

Anche gli operatori sanitari credono fortemente nel valore che lo sport può avere nel benessere dell’individuo. Nell’intervista fatta nel servizio di Lorenzo Roata, Stefano Cavalli (Va Pensiero Parma) espone così il suo pensiero: “Non basta la classica terapia per riabilitare le persone e inserirle in un contesto sociale. Ci vuole una normalizzazione che può arrivare attraverso il gioco. Giocare ci fa sentire anche importanti“.

Correre e divertirsi, è questo il messaggio che vuole far passare Matti per il calcio. Divertimento che passa anche attraverso l’entusiasmo di un giocatore come Michael Mattioli o dalle parole di Alessandro Baldi, responsabile Nazionale Uisp Calcio, che crede fortemente nello sport come riduzione di farmaci e ricoveri. Tutti, in fondo, siamo Matti per il calcio. (Sergio Pannocchia)

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE
UISPRESS

PAGINE UISP

AVVISO CONTRIBUTI ASD/SSD

BILANCIO SOCIALE UISP

FOTO

bozza_foto

VIDEO

bozza_ video

Podcast

SELEZIONE STAMPA

BIBLIOTECA UISP