Sport e inclusione: quando l’impegno non basta è una sconfitta per tutti

Il rifiuto al rinnovo del permesso di soggiorno è stata una doccia fredda per Owusu Bismark ma anche per tutta la sua squadra, l’Africa Academy Calcio, iscritta al campionato Uisp Terre Etrusco Labroniche da pochi mesi. Dopo due giornate di campionato, nella prima delle quali Owusu era stato anche nominato “miglior portiere Uisp”, il giovane di origini africane vede già allontanarsi la prospettiva di un’attività sportiva continuativa, insieme a compagni di squadra che sono un gruppo di amici e a volte anche una nuova famiglia.

“L’Africa Academy Calcio opera da tanti anni sul territorio -  ricorda Daniele Bartolozzi, presidente del Comitato Uisp Terre Etrusco Labroniche - includendo nelle sue attività ragazzi stranieri che stanno vivendo un percorso di integrazione. E’ una società molto impegnata in questo ambito e quando, questa estate, hanno iniziato le procedure per l’iscrizione al nostro campionato ci ha fatto molto piacere, abbiamo quindi cercato di sostenerli e supportarli in questa nuova avventura”.

L'associazione, nata nel 2016 per impulso del presidente Franco Marrucci, mira a favorire il percorso di inserimento nella nostra società di ragazzi provenienti dal continente africano attraverso lo sport. Quest'anno, per la prima volta, partecipa al campionato Uisp: un modo per favorire ulteriormente il percorso di inserimento sociale dei 24 atleti attualmente tesserati. "Vogliamo ringraziare la Uisp che ci ha accettato nel loro campionato, a differenza di ciò che ha fatto la federazione: volevamo infatti partecipare al torneo di Terza Categoria sulla base di un tesseramento gratuito, come già avvenuto da altre parti in circostanze simili, ma ciò non è stato possibile - ha dichiarato Franco Marrucci a Livorno Today in apertura di stagione - I nostri ragazzi adesso sono comunque felici: finalmente hanno la possibilità di misurarsi in un campionato vero. Ma la nostra, più che sportiva, è una missione umanitaria: vogliamo dimostrare con i fatti che l'amore per gli altri è la cosa più importante nella vita. Questi ragazzi sarebbero restati volentieri nelle loro case se nei loro Paesi avessero avuto un lavoro o se non fossero stati tormentati dalla guerra. Il nostro obiettivo è cooperare tutti insieme per dare loro il diritto di essere dei ragazzi come tutti gli altri".

L’amarezza per questo rifiuto si legge nelle parole di Franco Marrucci, presidente della società Uisp, che denuncia l’ingiustizia subita da un ragazzo serio e impegnato a crearsi una vita in Italia. “Quando una Commissione per i rinnovi dei permessi di soggiorno  giudica negativamente la seconda volta un esaminando - spiega Marrucci - le possibilità di vivere una vita dignitosa scompaiono. E’ giusto porsi tutte le domande del caso, ma Owusu Bismark è un ragazzo che fà dello sport la sua ragione di vita. Si guadagna da vivere lavorando ai banchi in Piazza Garibaldi, dove offre i suoi servigi come trasportatore di merci. Da 4 anni fa parte della nostra squadra di calcio e si è sempre distinto come un ottimo ragazzo, tutti gli vogliono bene ed inoltre è un bravissimo portiere che può solo migliorare. Il suo permesso di soggiorno scadrà tra due mesi e senza permesso non avrà più nemmeno la tessera sanitaria. Credo che sarebbe stato giudicare la persona per quella che è: non uno studioso, ma un uomo che ama lavorare e fare sport, conducendo una vita semplice”.

Nelle parole del presidente tutta il disappunto per una valutazione che, secondo lui, non prende in esame le difficoltà di una persona sradicata dal proprio territorio e costretta a vivere in un Centro con la libertà limitata. “A dicembre il ragazzo diventerà illegale, non potrà più avere un’assistenza sanitaria e non potrà fare sport, dovrà lasciare il Centro che lo ospita e avrà davanti a sè due strade: il rientro in Africa o lo stazionamento in Piazza Garibaldi, dove dalla mattina alla sera tanti giovani restano in attesa di qualcosa che non arriva”.