Nazionale

Sport sociale verso una dimensione sempre più europea

Il presidente Uisp, Tiziano Pesce, su Corriere della sera-Buone notizie: realizzare benessere di comunità attraverso l'attività fisica e la pratica sportiva

 

Martedì 30 marzo Corriere della Sera-Buone notizie ha pubblicato una riflessione firmata da Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp: una sottolineatura delle opportunità offerte dall'apertura verso una dimensione europea e un richiamo alla responsabilità.

"La tremenda crisi sanitaria che continua a colpire le nostre comunità - scrive Pesce - allargando a dismisura la forbice delle disuguaglianze, con il nostro ambito, quello dello sport di base, della promozione sportiva e sociale, ad essere tra i più colpiti anche dal punto di vista economico, ci obbliga ad assumere uno sguardo collettivo sempre più attento, responsabile e profondo.

Un preciso impegno per un corpo intermedio come la Uisp, che contribuisce a disegnare e costruire la storia democratica del nostro Paese da ormai oltre 70 anni.

Con le nostre specificità lavoriamo, ogni giorno, attraverso l'affermazione del diritto al benessere, alla salute, alla socialità, contro ogni discriminazione, per contribuire a ridisegnare un futuro più equo e giusto, continuando a tenere lo sguardo alto verso le opportunità dell’Europa, anche in termini di risorse economiche, e gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu.

Lo facciamo promuovendo attività di sport sociale, momenti educativi e formativi, in un rapporto sempre più stretto con le amministrazioni pubbliche, a tutti i livelli, cogliendo le opportunità di coprogrammazione e coprogettazione date dalla riforma legislativa del terzo settore.

L’Uisp promuove sport come diritto di cittadinanza, inclusione e coesione sociale, prevenzione e promozione della salute, benessere, impegni che hanno bisogno di essere sostenuti in uno sguardo lungo di prospettiva, oltre l’emergenza, oltre la fase di cura.

Per ottenere risultati sempre più efficaci a favore del territorio, delle associazioni e delle società sportive, organizzazioni come la Uisp dovranno svolgere un ruolo da protagonisti anche in Europa, affinché lo sport sociale sia finalmente riconosciuto come un chiaro settore di investimento delle politiche pubbliche, facendolo inserire come una specifica area di riferimento nei regolamenti che sono alla base delle politiche di coesione, per garantire così flussi di finanziamento diretti alle tematiche che si occupano di sport e di cultura del movimento. Estendendo quindi l’eleggibilità dei settori prioritari dei Fondi FESR e FSE allo sport, attivando nuove opportunità e sfide per il settore economico e sociale, deve essere per noi obiettivo prioritario.

Di fronte a noi anche la sfida del Recovery Plan, del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il programma di investimenti che il Governo dovrà presentare alla Commissione Europea nell'ambito del Next Generation EU. Attraverso le programmazioni che saranno attivate con le risorse del PNRR, ci dovremo far trovare pronti, ancora una volta con la centralità del percorso con gli organismi di rappresentanza del Forum del Terzo settore, per incidere nelle missioni relative soprattutto alla salute, all'inclusione e coesione, all'istruzione, alla digitalizzazione, alla transizione ecologica, per promuovere azioni attraverso cui l'attività fisica e la pratica sportiva siano uno strumento con cui realizzare un benessere di comunità più che mai necessario e non più procrastinabile negli anni futuri e soprattutto dopo l'emergenza che stiamo attraversando. Un altro sport è davvero possibile".

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