Nazionale

#TuttiaOstia: l'Uisp è scesa in piazza al fianco di Libera a FNSI

Giovedì 16 novembre si è svolta la manifestazione per la legalità e la libertà di stampa. L'Uisp era in prima fila con operatori, dirigenti e volontari

 

“Perché nella strada bisogna stabilire chi comanda”: secondo Daniele Piervincenzi, il giornalista della trasmissione Nemo di RaiDue aggredito a Ostia, queste parole di Roberto Spada riassumono il mix di violenza mafiosa e fascista che si respirano nella città del litorale laziale. Ora Spada è in carcere e nel pomeriggio di giovedì 16 novembre si è svolta la manifestazione promossa da Libera e Fnsi-Federazione nazionale stampa italiana, alla quale l’Uisp ha aderito e partecipato insieme a centinaia di giovani, cittadini, rappresentanti di associazioni e dei sindacati.

GUARDA IL VIDEO 

Don Luigi Ciotti dal palco ha citato l’Uisp come esempio, insieme a Libera, di tentativo di ripristinare la legalità attraverso la gestione di uno stabilimento balneare. In apertura dell’iniziativa un giovane è salito sul palco e ha letto l’articolo di Gianluca Di Girolami, presidente Uisp Roma, pubblicato venerdì scorso da Uispress. (leggi l'articolo)

“Siamo tornati a Ostia dopo più di un anno – ha detto Gianluca Di Girolami durante la manifestazione - La nostra storia ha dimostrato che questo territorio è ancora nelle mani di chi non dovrebbe avere il controllo di un pezzo della capitale romana. La scena che hanno visto tutti è la punta di un iceberg. È un segnale di forza che è stato voluto ostentare di fronte a tutto il paese. Noi lo abbiamo vissuto a bassa intensità, ma con una costanza e una potenza che poi ci ha portato fuori da questo territorio. Qui si sta dando forma ad un laboratorio criminale molto avanzato, che mette insieme vecchi e nuovi modelli. Capire come sta funzionando Ostia, capire quello che è successo negli ultimi venticinque anni in questo paese, significa portarsi avanti nella lotta ai poteri criminali di tutta Italia”.

“Io mi auguro che l’attenzione su Ostia diventi nazionale, perché questo non è un problema territoriale che può essere risolto da un presidente di municipio e forse nemmeno da un sindaco – ha aggiunto Di Girolami - è un problema di tutti noi italiani.  Lo sport dovrebbe aggregare, dare momenti di libertà, di socialità e di solidarietà, di conquista degli spazi della città attraverso il movimento, il gioco, la prestazione di ogni tipo per tutte e per tutti. Riesce a fare questo quando si dà come obiettivo quello di stare dalla parte dei diritti. L’Uisp deve essere messa nella condizione di fare ciò, poiché siamo un’associazione sportiva dilettantistica e non abbiamo poteri di polizia. Siamo venuti qui per gestire una spiaggia e quindi solo per fare ciò che sappiamo, ma non ce lo hanno permesso”.

Don Luigi ha chiuso la manifestazione con un appassionato intervento in cui ha evidenziato la necessità di “un’informazione che voglia e possa raccontare ai cittadini come stanno veramente le cose. È necessaria, per questo, la lotta alla corruzione, alle mafie e alla povertà. Mi rivolgerò ai poveri e agli ultimi – ha detto don Ciotti - la prima ragione per cui sono qui sono loro. Non possiamo lasciare questa piazza senza chiedere a chi ha responsabilità istituzionali di fare scelte per gli ultimi. La lotta alla mafia e alla corruzione comincia proprio creando le condizioni del cambiamento per i poveri. La corruzione, i giochi mafiosi e paramafiosi qui ci sono e arrivano da lontano, non a caso Ostia è commissariata. Adesso tutti parlano, ma questo è un problema che si trascina da tempo. Siamo qui anche per far emergere le cose belle che ci sono a Ostia, con tante associazioni, parrocchie, e realtà che fanno un grande lavoro. Spero che questa piazza riesca a scuotere le coscienze delle persone”.

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE
UISPRESS

PAGINE UISP

AVVISO CONTRIBUTI ASD/SSD

BILANCIO SOCIALE UISP

FOTO

bozza_foto

VIDEO

bozza_ video

Podcast

SELEZIONE STAMPA

BIBLIOTECA UISP