Il fiume come luogo della ri-scoperta, dell’esplorazione, dell’avventura oltre che infrastruttura verde e spina dorsale del territorio, da recuperare al patrimonio consapevole delle comunità riparie e del territorio. Su questi temi l’Uisp Acquaviva e l’ASD Discesa internazionale del Tevere, in collaborazione con Marevivo e WWF Roma Area Metropolitana, avevano impostato l'incontro per confrontarsi con diverse e significative esperienze sul territorio nazionale. L’iniziativa, inserita nel programma di eventi legati alla Giornata mondiale dell’acqua fissata dalle Nazioni Unite per il 22 marzo, era in programma per sabato 24 marzo, ma la piena del fiume non permette lo svolgimento degli eventi collegati, giro in bici, camminata, visita all’Oasi Urbana, e rafting e canoe sul fiume, quindi l’appuntamento è rimandato al 6 ottobre 2018. "E' sempre il fiume, con il suo carattere indomito, nonostante dighe e cementificazione delle sponde ed aree di valle fluviale, a decidere i tempi", commentano gli organizzatori.
“Intorno ai fiumi sono cresciuti i primi insediamenti umani e i corsi d’acqua sono stati, per molti anni, luoghi sia di crescita culturale ed economica sia di svago turistiche e sportivo – spiega Gianni Russo, responsabile acquaviva Uisp - Sviluppo industriale, inquinamento dei fiumi, cambiamento dei costumi hanno progressivamente portato all’abbandono delle sponde fluviali anche da parte delle stesse comunità rivierasche che sono nate intorno ai corsi d’acqua. Promuovere la conoscenza dei territori fluviali percorrendoli a piedi, in bici sui sentieri ripari o pagaiando sulle acque dei fiumi significa riportare alla luce storia e memoria di luoghi straordinari, dimenticati da una omologante modernità”.