Uisp Firenze al fianco della Regione Toscana nella lotta al bullismo

Lotta al bullismo, ora tocca allo sport: scende in campo la Regione Toscana al fianco dell’Uisp Firenze e dell’associazione Contrajus per contrastare il fenomeno. L’annuncio è arrivato dalla vice presidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, nel corso del convegno “Bullismo e disagio giovanile. Lo sport una scuola di vita”, organizzato sabato 17 febbraio dall’Uisp Firenze e Contrajus.

L’assessore Saccardi ha sottolineato l’impegno della Regione Toscana nel corso di questi ultimi anni per contrastare un fenomeno che tocca il 19% della popolazione giovanile secondo le stime dell’Oms. Dopo un primo protocollo stilato con l’ufficio scolastico regionale nell’ottobre dell’anno scorso per corsi di formazione ad hoc, ora l’obiettivo è affrontare l’emergenza bullismo anche nel mondo dello sport puntando proprio sulla formazione.

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Come ha sottolineato il presidente Uisp Firenze Marco Ceccantini è fondamentale fornire strumenti alle società sportive e agli operatori per contrastare episodi di bullismo e cyberbullismo. “Il bullismo può essere causa di abbandono precoce della pratica sportiva, eppure lo sport può essere un momento fortissimo durante il quale intervenire con la forza del gruppo”. Da qui l’intesa sottoscritta lo scorso autunno con l’associazione Contrajus che si occupa di questioni normative e giudiziarie ed offre assistenza e consulenza volte alla tutela di soggetti deboli. Grazie all’apporto degli esperti di Contrajus guidati dal presidente Paolo Russo è stato messo a punto un percorso formativo dedicato alle società sportive affiliate Uisp.

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Il convegno all’istituto degli Innocenti è stato il primo momento di confronto con il mondo giovanile, grazie anche alla presenza di alcune classi dell’Isis Gobetti-Volta. A questo farà seguito il 10 marzo un workshop dal tema “Lo sport contro il bullismo” che si terrà presso la sede dell’Uisp, rivolto a tecnici e operatori con lo scopo di fornire gli strumenti utili per riconoscere situazioni a rischio e fronteggiare eventuali episodi di bullismo che dovessero verificarsi durante gli allenamenti o negli spogliatoi. (Fonte: redazione Uisp Firenze)

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