Uisp Piemonte: flash mob in piazza Castello per far ripartire lo sport 

Lunedì 6 luglio l’Uisp Piemonte ed altre organizzazioni sportive si sono ritrovate in piazza Castello, a Torino, per un flash mob con cui chiedere la ripartenza di tutti gli sport ancora fermi. All’iniziativa hanno partecipato rappresentanti dei Settori di attività e delle società sportive Uisp, ognuno con la propria palla o il suo attrezzo sportivo. L’Uisp ha richiamato l‘attenzione sul pericolo che si sta correndo: molte strutture sportive stanno aprendo abusivamente, senza registrare gli ingressi, senza controlli e sanificazioni, se scoppiasse un focolaio in uno di questi luoghi rimarrebbe nascosto con un inevitabile moltiplicarsi dei casi. Il mondo sportivo che in questo momento ha aperto le attività consentite, e aprirebbe gli sport di squadra e di contatto, si è assunto responsabilità e relativi rischi per contribuire alla ripresa, per dare ossigeno a società che rischiano di non aprire mai più, per permettere a tutti i cittadini di riprendere a praticare il loro sport. Per Patrizia Alfano, presidente Uisp Piemonte, non c’è tempo da perdere: “Non vorrei che il mondo sportivo diventasse vittima di una lotta politica tra istituzioni. Abbiamo organizzato questo flash mob perché senza delle regole le situazioni non controllabili si moltiplicano e c’è il rischio che scoppino focolai. La Regione deve esporsi presto a tutela di tutti, non solo perché non aprendo tutte le società rischiano di chiudere. Vogliamo ripartire”.

L’assessore regionale allo sport, Fabrizio Ricca, ha ricevuto nei locali della regione una delegazione degli Enti di promozione sportiva e delle società di calcio presenti in piazza, in cui ha ribadito che aspetta le linee guida del governo: “Se stasera il ministro Speranza le firmasse - ha detto Ricca - domattina il Piemonte sarebbe aperto. Siamo i primi a voler ripartire, ma non lo faremo come hanno fatto altre regioni senza linee guida chiare”.

Giovedì 9 luglio l'assessore e il presidente della Regione, Alberto Cirio, hanno incontrato gli Enti di promozione sportiva e le società sportive scese in piazza: in questa occasione è stato comunicato che è stata preparata un'ordinanza per la riapertura che aspetta l'approvazione del ministero della Salute. Il testo è stato inviato a Roma insieme "al parere favorevole dei tecnici del nostro comitato scientifico regionale, che fotografa una situazione sanitaria consona alla ripresa di questi sport - sostengono il presidente della Regione e l'assessore. “Dopo la manifestazione di lunedì hanno iniziato a succedere cose spiacevoli - aggiunge Alfano - abbiamo saputo che alcune società sportive sono andate a controllare altre società che hanno fatto ripartire le attività, anche per gli sport di contatto. Pare si siano rivolti ai vigili senza ottenere risposta. Si è creato un clima che mette in conflitto un mondo povero che dovrebbe invece sostenersi. Tutti insieme dovremmo, solidaristicamente, promuovere lo sport sociale, invece si stanno accendendo molte tensioni. Ieri in Piemonte ci sono stati zero contagi, speriamo che questo dato agevoli l’arrivo di una soluzione, perchè molte società ci stanno dicendo che non riusciranno ad aprire a settembre”.

L’Uisp Piemonte ha fornito una stima indicativa e non esaustiva dei numeri degli sport di contatto in Piemonte: calcio circa 100.00 atleti e praticanti fermi, comprese le categorie giovanili; pallapugno 2500 più 500 atleti di hit ball (variante tecnica palla pugno leggera); pallavolo 500 società, 1500 squadre, 35000 atleti e praticanti, compresi i bambini e le categorie giovanili; pallanuoto e nuoto sincronizzato 4000 atleti e atlete praticanti; arti marziali e discipline di combattimento, sono ferme più di 1000 palestre e oltre 20.000 praticanti; danza 14.000 danzatori e danzatrici e 200 scuole. A cui si aggiungono pallacanestro, rugby e tante altre discipline. (A cura di Elena Fiorani)