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Uisp sulla Rai: alla scoperta del Tevere navigandolo in gommone

La rubrica Buongiorno Regione della Tg Rai Regionale ha navigato il fiume di Roma insieme a dirigenti Uisp per sensibilizzare sulle condizioni del fiume

 

La città d’acqua. Un viaggio alla scoperta della Capitale vista dal fiume, è quello che ha realizzato la Tg R Rai del Lazio, all’interno della rubrica Buongiorno regione di lunedì 24 aprile, con la collaborazione dell’Uisp Roma. La giornalista Rossana Livolsi, insieme ad un equipaggio formato dal presidente Uisp Roma, Gianluca Di Girolami, il responsabile acquaviva Uisp, Gianni Russo e i rappresentanti di Legambiente Lazio e Romanatura, ha navigato il Tevere su un gommone proponendo una prospettiva diversa che evidenzia le bellezze ma punta i riflettori anche sulle condizioni di abbandono in cui vive il più grande fiume di Roma.

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“È stata persa una battaglia culturale, quella per riportare il fiume al centro della città – dice Gianluca Di Girolami - La fruizione e la presenza sul fiume sono le prime battaglie da condurre e l’unico modo per creare un movimento di idee che stabilisca che si tratta di un pezzo della città. Negli ultimi anni lo abbiamo visto diventare un pezzo di periferia che scorre nel cuore di Roma. E basterebbe poco per migliorare la situazione, ad esempio unire Ponte Testacico a Ponte Palatino con una nuova pavimentazione di 1800 metri per chiudere un cerchio e riunire riva destra e sinistra”.

Natura, storia ed arte, sono ambiti che coesistono e si contagiano l’un l’altro sul Tevere: “Il nostro obiettivo è riportare i romani sul fiume, fino ad oggi è stato sprecato il cuore stesso della città di Roma, che è un’antica comunità fluviale, non solo legata al Tevere ma anche all’Aniene e all’Almone”, ricorda Gianni Russo.

Dalla telecamera a bordo del gommone tra le acque del fiume la visuale spazia dalle bellezze di Roma alla spazzatura sulle banchine, dai ponti che la attraversano ad accampamenti e abbandono al livello dell’acqua: “Ci sono dodici scarichi non depurati che Acea, gestore dell’acqua romana, conosce e che continuano ad entrare nel fiume di Roma senza che nessuno li fermi – aggiunge Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio – Il fiume va riportato al suo antico splendore attraverso la creazione un parco fluviale regionale che unisca Lazio e Umbria”.

Per Maurizio Gubbiotti, presidente di Romanatura-Ente Regionale per la gestione del sistema delle aree naturali protette nel Comune di Roma, “il rilancio di un turismo eco sostenibile passa attraverso la valorizzazione di luoghi come questi. È necessario mettere in moto una nuova fruizione con attività ambientalmente sostenibili, di cui potrebbe avvantaggiarsi anche la mobilità cittadina”.

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