Nazionale

Venti nuovi sul terzo settore: lo sport al centro del sociale

L'intervento del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, all'assemblea nazionale del Forum Terzo Settore

 

Si è svolta a Roma, mercoledì 20 ottobre, l'assemblea del Forum nazionale Terzo Settore, principale organismo di rappresentanza unitaria del terzo settore italiano. L’assemblea, dal titolo “Energie sociali – il vento del futuro“, è stata aperta dalla portavoce Claudia Fiaschi e si è articolata in due panel: “Alleanze, innovazione e cambiamento sociale” e “Agenda aperta. Gli Ets davanti alle ‘sfide’ del futuro”. Un appuntamento fondamentale per fare il punto sul ruolo assunto dal Forum negli ultimi quattro anni e mezzo e per valutarne l'azione in una prospettiva futura. Proprio in questo periodo, a causa della pandemia e della crisi economica-sociale, il terzo settore ha dimostrato di essere un pilastro fondamentale della coesione sociale del Paese, mostrando la sua forza e facendosi portavoce delle categorie più fragili. Un ruolo ribadito nel corso della mattinata dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando, intervenuto all'assemblea. "Il terzo settore, che mantiene un costante e fruttuoso rapporto con il ministero del Lavoro, rappresenta una marcia in più per il Paese. E' importante sapere come utilizzarla. Nel rapporto con le istituzioni e con i decisori politici, il Forum ha fatto sempre sentire la voce delle sue organizzazioni e dei volontari, chiedendo un sostegno convinto e concreto all’associazionismo e all’impresa sociale anche come volano per la ripartenza del Paese", ha detto Orlando. Il ministro ha poi ricordato la riforma, arrivata dopo un lungo iter parlamentare in un momento storico del Paese, presentata come un'opportunità per ricostruire e per dare spinta alla ripartenza economica. 

 

"Il Pnnr - Piano nazionale di ripresa e resilienza è stata una sfida molto impegnativa per il Paese e il terzo settore è chiamato a dare il proprio contributo. Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è impegnato affinché, definito l’impianto delle regole, si avvii in tutto il territorio nazionale una stagione nuova per gli enti del terzo settore, per l’associazionismo, per gli enti di promozione sportiva, per le associazioni di volontariato, per le imprese di comunità, per gli enti filantropici", ha detto Orlando che ha ricordato il decreto dello scorso 31 marzo con il quale il ministero ha dato una forte spinta all’adozione di linee guida condivise con gli enti del terzo settore. C'è bisogno, però, che accanto ad aspetti di tipo di normativo se ne affianchino altri di carattere culturale. Per questo - ha ricordato Orlando - il ministero sta avviando una collaborazione con l’Anci. "Un vasto programma formativo, che si rivolge al terzo settore, per consolidare una cultura dell’amministrazione condivisa che fornisca risposte adeguate ai bisogni del territorio. Accanto a questo lavoro dall’alto, ne va fatto un altro dal basso", ha proseguito Orlando. 

Orlando ha poi ricordato che "è stato aperto un tavolo di confronto per interventi migliorativi della disciplina fiscale. L'Europa riconosce la specificità dell'esperienza italiana. Abbiamo argomenti per dire che è importante che questo riconoscimento abbia, anche dal punto di vista pratico, effetti sotto il profilo del regime fiscale. E' un elemento che dovrà caratterizzare un movimento, con una battaglia a livello europeo". Il ministro ha poi annunciato un intervento per armonizzare l’effetto degli interventi contenuti nella riforma del terzo settore con quelli della riforma dello sport. "La riforma è un’opportunità di costruire, facendo dell’economia sociale il perno della ripresa economica. Non possiamo tornare sui binari che hanno portato alla creazione di sacche di esclusione sociale nelle città e alla formazione di disuguaglianze sociali. In questa prospettiva, il ministero si impegna nel completamento nelle riforme", ha detto il ministro.

Resta da affrontare, tra gli altri, il tema dell’impatto sociale. "Per questo è stato avviato un percorso condiviso con la Rai per il sociale che possa aiutare a comunicare l’economia sociale come un nuovo modello di sviluppo, che punti sulle persone e sull'integrazione. Gli strumenti finanziari sono stati aumentati e affiancati da nuovi strumenti", ha proseguito Andrea Orlando, ricordando gli assi portanti della riforma.

"Le attività sono tante, a conferma dell’attenzione del Governo ad un comparto che rappresenta un’opportunità e uno strumento fondamentale di integrazione. Siamo aperti al confronto e al dialogo: ci sono tutte le condizioni per definire un percorso comune. Non è solo una questione di risorse da destinare, ma anche del proprio tempo messo a disposizione degli altri. L’impegno civico è stato troppo spesso giudicato in modo superficiale", ha proseguito. Concludendo, il ministro ha espresso delle considerazioni di carattere generale: "C’è ancora un pregiudizio culturale. Si pensa che la povertà sia una colpa e che chi non è povero abbia dei meriti. Non è vera né una cosa né un’altra. C'è bisogno di un'azione concreta da definire attraverso un confronto aperto per decidere insieme quali sono gli obiettivi da portare avanti".

Sono intervenuti tra gli altri: Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia; Luigi Di Maio, ministro degli Affari Esteri e Cooperazione internazionale (in video); la viceministra Marina Sereni; Francesco Profumo, presidente dell’Acri (in video); Chiara Tommasini, presidente di CSVNet.

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