Ci sono anche alcuni emendamenti che riguardano lo sport sociale e per tutti nel disegno di legge semplificazioni, attualmente in discussione in Commissione Affari costituzionali del Senato. Che cosa cambierà? Risponde Tiziano Pesce, responsabile tesseramento e consulenze Uisp: “Gli emendamenti che più ci interessano si riferiscono al complesso di norme indirizzato a sfoltire e semplificare alcuni adempimenti di natura burocratica oggi a carico delle associazioni sportive dilettantistiche e alla proposta di arrivare ad una maggiore tutela per i dirigenti che prestano la loro opera volontaria nelle associazioni”.

“Da tempo l’Uisp promuove una campagna di sensibilizzazione delle istituzioni e del governo in questa direzione. Non chiediamo ulteriori agevolazioni economiche ma la possibilità di alleggerire il carico burocratico amministrativo per le società sportive. Alcuni parlamentari, in particolare i senatori Vaccari, Puglisi e Idem, si sono mostrati sensibili alle nostre richieste e hanno presentato alcuni emendamenti che vanno in questa direzione”.

Che cosa richiedono, nello specifico?
“L’obiettivo principale è quello di affermare pienamente l’attività ludico-motoria come attività che anche i soggetti riconosciuti dal Coni possano organizzare, senza la necessità di richiedere ai praticanti la certificazione medica obbligatoria – prosegue Pesce - Inoltre si parla dell’esonero per tutte le associazioni che applicano il regime forfettario della Legge 398/1991 della comunicazione dei fornitori all’interno dello Spesometro. C’è poi l'abrogazione della norma che impone il tetto di 516,46 euro alle movimentazioni economiche delle ASD per riportarlo al valore ordinario di 1.000 euro valido per tutti i contribuenti, e l’abolizione della sanzione della perdita del regime forfettario ex legge 398/1991 in caso di infrazione”.
“Negli emendamenti presentati si fa riferimento all’applicazione, anche alle ASD iscritte al registro CONI, della tutela del patrimonio dei dirigenti, attraverso l’obbligo per i creditori di dover tentare in via principale l’escussione del proprio credito sul patrimonio dell’associazione e solo in via secondaria su quello del presidente o del dirigente, che ha agito in nome e per conto dell’associazione. Inoltre ci sono riferimenti all’esonero dall’invio del modello EAS per le associazioni iscritte al registro CONI”.