Il Forum Terzo Settore chiede la soppressione della misura, presente nel testo della Legge di Bilancio all’articolo 112, che punta a introdurre un rappresentante del Mef negli organi di controllo di qualsiasi ente che percepisce, anche in forma indiretta, contributi pubblici a partire da 100mila euro, imponendo inoltre, a quegli stessi enti, un tetto alle spese sulla base dei valori medi di spesa degli anni precedenti.
“Questa misura, in maniera del tutto insensata, colpirà anche il terzo settore, producendo innanzitutto un eccesso di inutili controlli. A seguito della riforma, infatti, le attività del terzo settore sono già soggette a rigida vigilanza: risulta quindi difficile non leggere la nuova misura come un tentativo di ingerenza del Governo che, peraltro, creerebbe non pochi problemi di applicazione considerando le peculiarità, anche organizzative, degli ETS rispetto alle imprese”. Lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.
“Ma non solo – prosegue - siamo molto preoccupati anche dal comma 4 dell’articolo 112 che, introducendo un limite di spesa per l’acquisto di beni e servizi, rischia di diventare subito un incomprensibile freno all’economia sociale, ovvero a tutte quelle attività che vanno nella direzione di uno sviluppo inclusivo e sostenibile del Paese e che, in altre sedi e con altri strumenti, lo stesso Governo intende promuovere. Sarà, infatti, limitata la capacità di offerta di servizi alle persone da parte di quelle realtà che, ad esempio, hanno ricevuto sostegni pubblici proprio per rispondere a determinati bisogni sociali”.
“La soppressione di questa norma è già contenuta nelle nostre proposte di emendamenti alla Legge di Bilancio: ci auguriamo quindi che le nostre istanze siano accolte, a vantaggio dello sviluppo di territori e comunità”, conclude la portavoce del Forum Terzo Settore. (Fonte: Ufficio stampa Forum terzo settore)
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