Deai: «Dal sindaco retropensieri che non hanno a che fare con le questioni poste»
Deai srl, società gestore operativo dell’impianto natatorio Enrico Gualandi di Imola, intende replicare alle dichiarazioni rese dal sindaco di Imola nella seduta del Consiglio comunale del 23/03/2023 ed apparse sulla stampa locale di ieri, 24/03/2023.
Preme constatare, innanzitutto, la delusione nell’aver trasformato la presentazione dei dati assolutamente positivi sulla attuale gestione e delle criticità connesse alla pandemia e poi al caro energia, in una asserita polemica con il sindaco o l’Amministrazione comunale.
Tanto premesso, occorre sottolineare che la delibera del comune di Imola è stata pubblicata il 26 gennaio 2023 e immediatamente dopo Deai ha fornito ad Ortignola srl tutta la documentazione richiesta in prima istanza per l’effettiva liquidazione del contributo. Nonostante i ripetuti confronti con l’Amministrazione comunale e le sollecitazioni che Deai ha rivolto anche negli ultimi giorni, la documentazione che la società concessionaria Ortignola deve predisporre, così come voluta dal Comune, è molto complessa, in barba, verrebbe da dire, alla semplificazione e alla lotta alla burocrazia.
Sempre con riguardo ai contributi, non può tacersi che l’impianto Gualandi è frutto di una procedura amministrativa di partenariato pubblico-privato, pertanto l’impianto è gestito attraverso una concessione pubblica e la gestione ha come riferimento un piano economico finanziario asseverato dal Comune. Non si comprende, quindi, il confronto –con toni disprezzanti– con l’impianto Ruggi, posto che entrambi gli impianti sono evidentemente regolati dal Comune e, rispetto alla pandemia ed al caro energia, gli stessi impianti hanno subito le medesime conseguenze.
Dispiace, proseguendo negli elementi forniti in aula, constatare che il Sindaco omette di citare le molteplici comunicazioni, lettere, mail e richieste che Deai ha sempre trasmesso, nel corso di questi anni fino agli ultimi mesi, per segnalare le criticità dovute alla pandemia ed al caro energia, che –chiaramente- non è confinato al solo anno 2022, ma evidentemente imperversa anche nel corrente anno 2023. Il grido di allarme lanciato, allora, è anche il frutto delle risposte o mancate risposte pervenute alle tante segnalazioni trasmesse.
Venendo poi all’adeguatezza della gestione Deai, messa in discussione dal sindaco, sono i numeri, i dati e le analisi offerte da Deai stessa in conferenza stampa ad esprimere, nei fatti, ma senza peccare di superbia, l’adeguatezza gestionale di chi, pur a fronte delle note e improvvise difficoltà dell’ultimo triennio, riesce comunque a garantire servizi e attività soddisfacenti per i cittadini e le cittadine. I numeri dell’utenza servita, la qualità dei servizi erogati e delle molteplici attività proposte, evidenziano quindi, al di là delle opinioni personali, la corretta ed adeguata gestione.
Ed è proprio a tutela e salvaguardia di tale utenza, a tutela quindi dell’attività di pubblico interesse rappresentata dall’impianto natatorio, che Deai ha lanciato il proprio grido di allarme in conferenza stampa relativamente al caro energia. Si trattava e si tratta tuttora di una richiesta di attenzione e consapevolezza della situazione, anche attraverso la presentazione di un documento realizzato ad uso e consumo proprio degli Enti locali e sostenuto dall'associazione dei comuni, l'Anci, lungi dal voler creare o alimentare polemiche. Resta tuttavia l’amarezza nel constatare che, a fronte di ciò, il sindaco abbia voluto stigmatizzare l’operato della gestione Deai, senza –al contempo– offrire risposta concreta alla collettività, facendo trapelare evidenti retropensieri che nulla hanno a che fare con il merito delle questioni poste.
Non resta che porsi, al pari del sindaco, una domanda: è quindi intenzione del sindaco salvaguardare la grande e variegata utenza dell’impianto Gualandi, sostenendo la gestione operativa Deai?
Paola Lanzon
Presidente di Deai
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