Nazionale

Le politiche per l'interculturalità e la cooperazione

Sono ispirate ad un principio connaturato nello sport e nella storia della nostra associazione: lo sport è un linguaggio universale, perché parla attraverso i gesti e il corpo, è un fattore di socializzazione e di conoscenza interculturale e può essere uno strumento di solidarietà e di intervento cooperativo nelle zone più disagiate del pianeta. A favore di popolazioni povere o in guerra, oppure a sostegno delle politiche di integrazione per i migranti, i richiedenti asilo e i rifugiati. Eventi come i Mondiali Antirazzisti, i tanti tornei ed eventi sportivi contro le discriminazioni promossi dai comitati regionali e territoriali Uisp, le campagne spesso condivise con altre Ong sono una dimostrazione di quanto lo sport sociale e per tutti possa intervenire con efficacia, attraverso operatori e volontari che hanno maturato esperienze in questo ambito. Anche l’Europa indica la necessità di nuove politiche pubbliche di tipo sociale ed educativo attraverso lo sport. Ci sono specifiche direttive in proposito, a partire dal Libro Bianco sullo sport del 2007 sino ai giorni nostri, con il programma Erasmus+ e con la strategia Europa 2020, che sono orientati a costruire un nuovo modello di sviluppo e ad incrementare le politiche sociali che mirino sempre più al benessere collettivo e all’inclusione sociale.

Intercultura
L’Uisp lo afferma da sempre: lo sport è un linguaggio universale, perché parla attraverso i gesti, il corpo, le espressioni del viso. Eventi come i Mondiali Antirazzisti, i tanti tornei ed eventi sportivi contro le discriminazioni portati avanti dai comitati, le campagne promosse in questi anni o quelle condivise con altre Ong sono una dimostrazione dell’impegno nell’affermare con forza che le persone devono avere gli stessi diritti, a cominciare dal diritto al lavoro, all’istruzione, alla salute… e alla pratica sportiva. L’ Uisp afferma a livello nazionale e locale il suo impegno nella diffusione dei temi dell’intercultura e nella promozione di attività a carattere interculturale attraverso numerose progettualità, attività e manifestazioni e promuove iniziative contro ogni forma di razzismo, considerando il valore socio - culturale dello sport come luogo d’incontro fra differenti lingue, culture, ideologie.

Cooperazione internazionale
In un periodo di forte crisi e di minori risorse, l’Uisp ha deciso di selezionare le aree di intervento all’estero ma di rendere al contempo il proprio intervento più forte e strutturato. I luoghi scelti sono quelli dell’area mediterranea a ridosso dei grandi conflitti: Libano, Sahara Occidentale e Palestina. Allo stesso tempo l’Uisp ha scelto di collaborare con Ong già presenti e consolidate su questi territori attraverso le proprie specifiche competenze nell’ambito dello sportpertutti, coinvolgendo direttamente operatori di Comitati territoriali Uisp, già sperimentati in progetti educativi.

Sport di cittadinanza: un diritto in Europa
Con il Libro Bianco sullo sport del 2007 e ancor di più dopo le Azioni preparatorie sullo sport 2009-2013 è stata sottolineata e dimostrata l’importanza che lo sport può giocare nel campo del dialogo sociale, della cittadinanza attiva e della costruzione di un’Europa solidale. Con l’avvio della nuova strategia Europa 2020 lo sport assume finalmente un ruolo rilevante e non più comprimario grazie al varo del programma Erasmus+, che per la prima volta dà la possibilità di sviluppare progetti e azioni di partenariato ampie che coinvolgono le istituzioni, gli enti locali, le organizzazioni di base e le parti sociali.
Nonostante lo sport professionistico di alto livello rappresenti solo una bassissima percentuale di cittadini europei, è in grado di attrarre capitali privati con molta più facilità, grazie alla popolarità assunta dai grandi eventi sportivi. Al contrario, lo sport di base vede sempre più ridursi le possibilità di ottenere finanziamenti nonostante sia un sistema di welfare. Lo sport per tutti è un capitale sociale imprescindibile nel patrimonio valoriale di un paese, non è un lusso o un bene secondario. Nelle pratiche quotidiane, nella capillarità territoriale vengono definiti il diritto alla salute, la riduzione delle disuguaglianze, la promozione delle pari opportunità, la difesa dell’ambiente e la lotta a ogni tipo di discriminazione. Per questo lo sport di base è a tutti gli effetti un patrimonio culturale.

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE

Responsabile: Daniela Conti
Segreteria Tel. 06/43984350
politicheinterculturalitaecooperazione@uisp.it

 

 

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