Nazionale

A Bologna si balla a tutte le età: l’Uisp su Corriere Buone notizie

La storia della signora Roberta e delle istruttrici Uisp: lo sport sociale del capoluogo emiliano protagonista di Buone notizie in tour

 

"Lo sport costruisce momenti veri di aggregazione e lo sport di base garantisce accessibilità economica e fattibilità con operatori che ci mettono passione e competenza. A Bologna, nella seconda tappa del nostro tour, incontriamo una realtà Uisp che organizza balli di gruppo per donne di tutte le età. Le ho conosciute: si divertono, curano il proprio benessere, creano comunità". Così Elisabetta Soglio, di Corriere Buone Notizie, ha presentato la storia pubblicata all’interno dell’ultima edizione del settimanale, in edicola da martedì 19 marzo, in occasione del Seminario nazionale Uisp sulla comunicazione sociale.

“I balli di gruppo sono nati per caso”, ricorda l’istruttrice Uisp Simona Resca. Erano i primi anni Duemila. I numeri di allora? Due insegnanti, una trentina di donne, due palestre. Oggi Uisp ha nel capoluogo emiliano una squadra di cinque professioniste che si dividono fra quindici diverse sedi e le allieve sono circa trecento (in maggioranza donne, gli uomini rimangono una percentuale bassissima). “Nessuno l’avrebbe immaginato, il successo ci ha travolto - ammette l’insegnante - ci sono donne che frequentano tutti i giorni, serate con quattrocento persone in fila a ballare. I balli di gruppo sono un ottimo allenamento fisico, ma servono anche per la mente. Noi li definiamo scherzosamente il sudoku per il corpo: bisogna andare a tempo, avere coordinazione e ricordarsi le coreografie. Tenere a mente i passi di una novantina di balli è tanto lavoro!”.

Paola Paltretti, vice presidente Uisp Bologna, analizza il fenomeno. “C’è l’aspetto fisico, è indubbio che fare ginnastica in un modo divertente sia vincente, ma c’è di più: i balli di gruppo appassionano così tanto per la modalità aggregativa e perché favoriscono la socializzazione. Anche le persone più timide nel tempo si lanciano, e dopo il corso c’è spesso il piatto di pasta insieme, la pizza, il cinema, o la semplice passeggiata. È un potente antidoto alla solitudine”.

Roberta ha 64 anni e non aveva mai ballato in vita sua, otto anni fa si è lasciata tentare da un volantino ed è entrata nella palestra Atc, in via di Saliceto, quartiere Bolognina, per lei dietro casa. “Quel giorno provavano una tarantella, sbagliavo di continuo ma sono uscita più leggera e a casa, davanti ai figli esterrefatti, non facevo che provare e riprovare i passi”. Cha-cha-cha e rumba: la signora è diventata una veterana e ormai muove il suo fisico florido con invidiabile leggerezza. “I balli di gruppo - confessa – mi hanno cambiato la vita. Ho ritrovato l’allegria. Ho una cerchia di nuove amiche. Quando i figli sono usciti di casa e ho traslocato le avevo tutte intorno a me, abbiamo programmato le vacanze insieme, a febbraio eravamo in crociera. E pensare che è nato tutto attorno a una tarantella”.

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