Nazionale

Codice Terzo settore: ascoltato lo sport sociale e l'Uisp

La Commissione Aff. sociali della Camera accoglie allarme associazionismo promozione sportiva e chiede al governo di rivedere art 35

Cinquantasei condizioni e quarantaquattro osservazioni. Queste le proposte di modifica al Dlgs per l'istituzione del Codice del terzo settore contenute nel parere approvato in commissione Affari sociali della Camera. “E’ ancora presto per esprimere un parere definitivo perché la materia è molto complessa – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – ma, dopo l’allarme che l’Uisp e tutta la promozione sportiva aveva lanciato nei giorni scorsi, penso che oggi possiamo dirci soddisfatti. Le osservazioni e i pareri espressi dalla Commissione Affari sociali della Camera vanno nella direzione da noi auspicata, ovvero di una modifica dell’articolo 35 del Codice del terzo settore, che in base alla sua interpretazione letterale avrebbe penalizzato gli Enti di promozione sportiva e di conseguenza il valore sociale dello sport. La relatrice della Commissione, l’on. Donata Lenzi, ha dimostrato di comprendere e recepire le nostre ragioni, anche in considerazione del fatto che l’associazionismo di sport sociale e per tutti è parte rilevante del terzo settore nel nostro Paese, sia in termini quantitativi, sia qualitativi. Auspichiamo che il Governo faccia altrettanto e recepisca il parere della Commissione”.

“Per quanto riguarda la modifica dell’art. 35 del Codice, il parere della XII Commissione, quella affari sociali, è stato rafforzato anche dal parere della VI Commissione della Camera, quella bilancio. Anche in questo caso ha prevalso l’idea che l’associazionismo di promozione sportiva rappresenti un patrimonio sociale di coesione, integrazione, educazione e salute del quale l’Italia ha bisogno”.

“Ringraziamo i parlamentari che hanno lavorato nelle commissioni, perché hanno dimostrato di conoscere e comprendere il nostro mondo e le nostre argomentazioni. Così come è da rimarcare positivamente il ruolo svolto del Forum del terzo settore, orientamento e rappresentanza unitaria di un fronte composito e frammentario”.

“L’associazionismo rappresentato dagli Enti di promozione sportiva - conclude Manco - ha dimostrato unità di intenti e di azione e l’Uisp ha svolto un ruolo di pungolo e di avanguardia, riconosciuto dall’intero movimento che rappresenta otto milioni di soci e praticanti. Anche il presidente del Coni Giovanni Malagò ha svolto un ruolo positivo sostenendo pubblicamente e attraverso un comunicato appoggio incondizionato agli Enti di promozione sportiva”.

Lo scorso lunedì 19 giugno l'Uisp e tutti gli Enti di promozione sportiva, attraverso un documento unitario nazionale, contestavano in particolar modo l’articolo 35 del decreto legislativo relativo al Codice del Terzo settore che, nella sua interpretazione letterale, avrebbe pregiudicato l'associazionismo di promozione sociale e sportiva. (I.M.)

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