Nazionale

Razzismo negli stadi: la voce dell'Uisp

Manco, Uisp: “Gli spalti degli stadi sono lo specchio della società” su Arte, canale franco tedesco. Raffaella Chiodo Karpinsky su Radio Capodistria  

 

ll fenomeno del razzismo negli stadi ricorre sempre più nelle cronache di tutto il continente europeo e l’attenzione si concentra in particolare sugli episodi italiani. Infatti, nelle ultime settimane sembrano moltiplicarsi i casi di razzismo e discriminazioni occorsi nei campi di serie A ma anche tra i giocatori amatoriali e addirittura tra i bambini. Tutto questo ha acceso i riflettori sul caso italiano di cui si parla anche su Arte, canale franco tedesco, che ha realizzato un servizio dal titolo "Italia: qual è la soluzione al razzismo negli stadi?". L'approfondimento è andato in onda mercoledì 20 novembre con la storia di Desio e l'intervento del presidente nazionale Uisp, Vincenzo Manco. “C'è una recrudescenza a tutti i livelli che non è legata solo alle tifoserie delle squadre – dice Manco - Quando si arriva alla rabbia e alla paura dell'altro è chiaro che siamo di fronte allo specchio della società”. 

 

Nel mese di ottobre si sono svolte le Settimane di azione contro il razzismo, promosse dalla Rete Fare-Football against racism in Europe e dall’Uisp, che uniscono nell’impegno contro le discriminazioni lo sport di alto livello ed i campetti amatoriali. Radio Capodistria ha intervistato nei giorni scorsi Raffaella Chiodo Karpinsky, delle politiche internazionali Uisp e membro della Rete Fare, per un bilancio dell’edizione 2019, che si è svolta dal 10 al 24 ottobre.

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“Iniziative si sono svolte in più di 60 paesi di tutto il mondo, non solo europei, e hanno coinvolto in centinaia di eventi almeno 150mila persone – ha raccontato Chiodo - quindi un bel numero di persone hanno potuto partecipare ad incontri, partite e tante altre attività tese a sensibilizzare sul tema del razzismo nello sport, e nella società in generale. Anche in Italia sono stati organizzati diversi eventi, uno dei quali ha preceduto l’inizio della manifestazione ma è stato particolarmente importante: il 7 ottobre a Roma l’Uisp insieme alla Rete Fare e all’Ufficio Nazionale antidiscriminazioni razziali hanno promosso un’iniziativa alla quale sono stati invitati tutti i vari livelli del calcio italiano e della società civile e delle istituzioni, da questo appuntamento è emersa la proposta di istituire un osservatorio sul razzismo nel calcio e nello sport. Questa iniziativa è diventato un impegno e un progetto che verrà avviato a breve. All’iniziativa non ha potuto prendere parte con nostro grande dispiacere il nostro riferimento sul tema del razzismo in Italia, Mauro Valeri, che in quei giorni era già in gravi condizioni di salute e che purtroppo ci ha lasciati la scorsa settimana. Ma in qualche modo era come se fosse con noi perché Mauro ha scritto, ha raccontato, ha insegnato a portare avanti la lotta contro le discriminazioni nel nostro paese con tutta la sua competenza e la sua sensibilità”.

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