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Cagliari

Vivicittà colorerà di arcobaleno decine di città italiane ed estere

La corsa più grande del mondo offre la possibilità di sentirsi parte di una grande comunità. Parlano M. Ceccantini e A. Brunetto

 

“Preparatevi a vivere un'emozione unica: correre in contemporanea in 42 città italiane e 11 nel mondo - afferma Marco Ceccantini, responsabile manifestazioni nazionali Uisp - Una corsa nelle città d'arte e nei parchi cittadini più belli. Per competere sui 10 km, per camminare e per socializzare con altri compagni di corsa nel rispetto dei luoghi che attraverseremo. Vivicittà torna per la 41° volta dal 1984 con una formula ormai storica che consente una classifica comparata che eleggerà l'atleta vincente fra tutte le città in gara. Un modo per mettere insieme professionisti e amanti dell'attività motoria in un unico grande contenitore. Non solo: Vivicittà si correrà anche in diversi istituti penitenziari e sarà un momento di festa ma anche di alto valore sociale come lo sport sa fare. Perché la libertà (di correre) non sia un privilegio di pochi. Quest'anno grande attenzione, visto il periodo storico che stiamo vivendo, al tema della pace che rappresenta una necessità per tutti e tutte nel mondo. Con Vivicittà 2025 lanciamo un messaggio di amicizia e solidarietà tra i popoli. Lo sport come strumento di pace”.

Lo start arriverà alle 9.30 di domenica 6 aprile in diretta da Radio 1 Rai: decine di migliaia di persone, in tutta Italia e all'estero scatteranno simultaneamente per vivere un'esperienza di socialità e ribadire la richiesta di pace e solidarietà tra i popoli.

“Immagina le persone vivere in pace, lo slogan di questa edizione di Vivicittà sollecita molte riflessioni - dice Alma Brunetto, responsabile Atletica leggera Uisp - ci fa pensare al mondo che vorremmo, senza conflitti e ispirato ai principi di solidarietà, collaborazione, convivenza armoniosa. Vivicittà sceglie di essere un messaggio e un movimento per la pace e quest’anno, con ancora più forza, avanza l’auspicio di unire persone diverse, con culture e origini differenti. Così correre esprime il desiderio di condivisione e di pace, perchè lo sport abbatte le barriere e costruisce ponti tra i popoli e le persone”.

La corsa più grande del mondo propone ancora una volta i colori arcobaleno della bandiera della pace, in una fase storica in cui i conflitti nel mondo crescono e si aggravano di giorno in giorno. Per questo lo slogan di Vivicittà 2025 richiama la celebre canzone di John Lennon, Imagine, valorizzando la partecipazione e la condivisione che caratterizzano la manifestazione Uisp. Il format unico di Vivicittà è caratterizzato da uguaglianza e partecipazione, anche le persone che vivono in difficoltà, come quelle recluse, potranno sentirsi parte di una grande comunità.

“Al centro della proposta Uisp c’è l’innovazione della classifica compensata, la peculiarità che da oltre quarant’anni caratterizza Vivicittà - aggiunge Brunetto - tutti i percorsi cittadini vengono confrontati dall’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI e danno vita ad una classifica compensata, all’insegna di uno spirito sportivo che abbatte le differenze e soddisfa lo spirito agonistico dei nostri podisti. A questi si aggiungono le persone che scelgono semplicemente di camminare, approfittando delle ludico-motorie, l'opportunità per tutti di dire c’ero anch’io, perchè ogni passo conta per costruire un mondo più attivo”.

Sin dalla preparazione della prima edizione di Vivicittà, che si svolse il 1 aprile 1984, l'Uisp si è appoggiata all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, nel quale operava il professor Antonio Dal Monte. Lo studio è infatti iniziato più di quaranta anni fa. Poi, nel corso degli anni, si è provveduto a perfezionare il sistema di compensazione. E’ tuttavia evidente che, in una manifestazione come Vivicittà, i fattori capaci di influenzare la prestazione sono molteplici e  difficilmente schematizzabili: ad esempio la correttezza della tracciatura che può pesare sull'esattezza della distanza, il vento, la pioggia, la temperatura, la scorrevolezza del percorso, la regolarità o meno del fondo stradale. Le tabelle di compensazione, pur derivando da attente valutazioni in laboratorio, conservano un carattere di mediazione e di approssimazione poiché il costo energetico della corsa è anche influenzato da tanti altri fattori individuali. Per misurare il livello dello sforzo sono stati presi in esame tre importanti parametri: la frequenza cardiaca che è un indice di riferimento abituale per la maggior parte dei corridori che in molti casi utilizzano il cardiofrequenzimetro; la ventilazione dell’aria (espressa in litri di aria respirati al minuto); il consumo dell’ossigeno (espresso in millilitri/kg di peso/minuto).

Dalle osservazioni in laboratorio sono stati calcolati dei coefficienti di perdita/guadagno sui singoli tratti in salita e in discesa, tenendo conto, oltreché della loro pendenza, anche della loro lunghezza. Grazie alla collaborazione dei singoli organizzatori per città, è stato possibile rispettare le procedure di misurazione del percorso raccomandate e perfezionare il nostro algoritmo con sequenze di calcolo sempre più affidabili e ottenere la media ponderata di ogni tratto conoscendone il dislivello e la geometria di ciascuno. Ogni gara e ogni edizione del Vivicittà sono utili per accrescere l’affidabilità degli indici di compensazione, logicamente basati sull’esatta misurazione del percorso.

[fonte UISP Nazionale]