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Gregorio Ciampa: il Florentia Rugby come i club argentini e inglesi

L’ASD Florentia Rugby è nata nel 2013 dall’unione tra Bombo Rugby e Firenze Rugby Club. Nonostante la ‘giovane età’, il Florentia è una realtà fortemente radicata nel territorio. Dove, attraverso lo sport, persegue una finalità socio-educativa fondamentale e crea un ambiente sano e salutare per ragazzi di tutte le fasce anagrafiche, compresa la componente femminile. Il Presidente, Gregorio Ciampa, riassume in 3 grandi obiettivi la mission del Florentia: educativo, sportivo, sociale.

Gregorio, puoi spiegare meglio le finalità del Florentia Rugby

L’obiettivo principale che ci prefiggiamo è educativo, cioè formare delle brave persone, come sostengono gli All Blacks. Il nostro sport è basato sul sostegno del compagno che ha la palla. Anche quando si reputa che stia facendo sbagliata, l’obiettivo è arrivare in meta tutti insieme. E questo è un obiettivo di non poco conto, oggigiorno.

Il secondo ovviamente è sportivo, dove partecipiamo ai campionati. Le nostre principali soddisfazioni sono oggi i fratelli Cannone, Niccolò e Lorenzo, entrambi nazionali e a Treviso con la Benetton - con cui abbiamo da poco sottoscritto un accordo di collaborazione - e anche altri che giocano nel Top 10. Ma non siamo meno contenti quando i nostri ragazzi si laureano, o avviano attività imprenditoriali: significa che i nostri valori trasmessi attraverso il rugby sono diventati un contributo alla comunità, grazie all’aver formato dei cittadini responsabili.

Il terzo obiettivo è di carattere sociale. Recentemente ci siamo affiancati alla Fondazione Tommasino Bacciotti organizzando un torneo di beach rugby in Santa Croce, sul campo del calcio storico, e con cui realizzeremo a settembre una serata musicale di raccolta fondi al Teatro Carlo Monni di Campi Bisenzio, con una compagnia di 30 fiati che suoneranno musiche del maestro Ennio Morricone. Ci siamo anche contraddistinti per la sensibilità green, promuovendo per primi l’adozione del zero waste con prodotti biodegradabili durante il terzo tempo.

Come fate conoscere il rugby tra i giovani?

Partecipiamo a tutte le iniziative istituzionali, a partire dalle feste dello sport organizzate dai quartieri 4 e 5. A settembre apriremo una nuova scuola di Rugby,  e anche di lotta greco-romana, all’interno dell’ITI Leonardo da Vinci. Sulle fasce più giovani invece ci promuoviamo principalmente attraverso i nostri centri estivi, dove abbiamo grandi numeri – quest’estate quasi 300 bambini. Stiamo cominciando a lavorare anche nelle scuole, dove però ci sono difficoltà burocratiche legate alla natura stessa del rugby, che è uno sport di contatto. 

Cos’è il rugby per te e per il Florentia?

Il rugby è uno sport a tutto tondo, oltre alla parte tecnica e atletica necessita di un ambiente sano e aperto. Ed è quello che cerchiamo di creare qui al Florentia. Ad esempio è nata una squadra di mamme, Tacco ovale, molto attive, che ci fanno anche proselitismo e una gran pubblicità!

Più in generale, cerchiamo di capire quali sono i problemi delle famiglie o le mancanze del sistema pubblico e nel nostro piccolo facciamo il possibile. Ad esempio mettiamo a disposizione il doposcuola, con gli allenatori ad aiutare i bambini a fare i compiti prima dell’allenamento. Questo è come sono vissuti i club rugbistici in Argentina o Inghilterra, dove ci si prende cura dei ragazzi a 360°, e che riflette anche il nostro spirito.