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Piero Focardi: il rugby, lo sport che allena alla vita

Il Sesto Rugby è tra le società sportive più prestigiose del territorio sestese. I traguardi sportivi, ma anche le importanti conquiste dal punto di vista della gestione societaria, ne hanno fatto un vanto per tutto il territorio di Sesto Fiorentino. Oggi, dopo l’accordo con i Cavalieri di Prato, la società arriva ad avere intorno ai 1000 iscritti all’anno.

 Piero Focardi, Presidente del Sesto Rugby, ci racconta con passione la storia di questa società, nata in origine per accogliere nelle ore pomeridiane ragazzi e giovani in difficoltà sociale:

“rugby sbarca a Sesto Fiorentino nel 1983 dietro un piccolo Circolo sotto la collina di Settimello. Nasce per rispondere al disagio giovanile del territorio sestese, tanto che il Circolo del Rugby si chiamava ‘I ragazzi del Muretto’. Nel 1995, con l’aiuto dell’Amministrazione Comunale, siamo riusciti ad avere il primo impianto sportivo e nel 2000, attraverso un nostro investimento abbiamo preso un finanziamento dal Fondo Sportivo. Oggi possiamo dire di avere un impianto adeguato alle manifestazioni ospitate. Un grazie alla Uisp che in parte ha reso possibile il nostro sogno.

Inizialmente abbiamo privilegiato la crescita delle squadre seniores, per poi rivolgerci maggiormente, ormai da anni, alla crescita dei bambini e adolescenti. Facciamo molta attività di promozione che parte dai 4 anni. In passato abbiamo avuto tanti riconoscimenti a livello nazionale, grazie anche alla presenza di giocatori professionisti. La nostra società ha fatto un accordo con Prato divenendo Cavalieri Union Prato Sesto, è oggi fra le società più importanti d’Italia.

Praticare il  Rugby richiede un grande impegno sia da parte degli atleti che dei loro genitori. C’è molto entusiasmo nel vivere l’attività, cerchiamo di dare delle basi educative che aiutano anche le famiglie - questo perché spesso abbiamo ragazzi disadattati, giovani con problematiche, bambini da far riemergere. A noi non piace classificare gli atleti, tutti devono divertirsi rispettando dei valori ma soprattutto gli avversari: Il nostro motto è ‘formare uomini prima di costruire atleti o campioni “.

Non è un caso che la partecipazione alla vita della società sia molto ricca anche in termini di volontariato, i genitori vorrebbero addirittura partecipare di più, anche se alle volte cerchiamo di mettere un blocco per rispetto dei figli, i quali devono avere i loro momenti di espressione in libertà. Abbiamo tanti momenti di condivisione, ad esempio ogni anno partecipiamo ad un Torneo all’ Isola d’Elba dove genitori e figli vivono alcuni giorni insieme, in campeggio, con entusiasmo e sacrificio.

Siamo anche impegnati nel sociale con ragazzi e giovani che la Asl ci segnala. Spesso si riescono ad avere risultati miracolosi, altre volte meno. Ad ogni modo il nostro impegno è far si che si possano avere sempre momenti dove tutti giocano con tutti e ogni momento sia per tutti una grande festa”.