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Convegno "Piscine: quale futuro?" - Bologna, 7 novembre

L'Associazione Piscine Emilia-Romagna e la Regione Emilia-Romagna richiamano all'ordine i parlamentari e gli enti locali sulla situazione degli impianti natatori.
Dall’inizio della pandemia nel marzo di due anni fa all’emergenza energetica che stiamo affrontando oggi, la stragrande maggioranza delle società di gestione sono state lasciate completamente sole. Stiamo lottando strenuamente per mantenere aperti gli impianti pubblici (perché la proprietà degli impianti che abbiamo in gestione è e rimane pubblica) e per garantire un servizio pubblico ai cittadini. Tutte le conseguenze della pandemia e dell’emergenza energetica, però, stanno ricadendo esclusivamente sulle nostre spalle.
Il Governo Conte II e la Regione Emilia-Romagna sono intervenuti attraverso lo stanziamento di contributi per sostenere economicamente il nostro settore, anche se si parla di una goccia in mezzo all’oceano.
Il Comune di Imola, ad oggi, non ha erogato alcun contributo, né per danni da Covid né per l'emergenza energetica, pur essendosi reso disponibile al confronto e a trovare soluzioni che, ad oggi, non si sono ancora concretizzate.
Altri Comuni, al contrario, sono già intervenuti con diverse modalità, fra cui il riequilibrio dei Pef-Piani economici finanziari delle gestioni.
Non possiamo, dunque, che accogliere con grandissimo favore il convegno di lunedì prossimo, organizzato dal coordinamento dei gestori, di cui a Imola solamente Deai srl fa parte, e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, l’unico ente a livello territoriale ad essersi dimostrato sensibile nei confronti degli impianti natatori, e dell’Anci, che fin dalla pandemia ha fornito ai Comuni indicazioni chiare per poter intervenire a sostegno dei gestori.

Paola Lanzon, presidente di Deai, società di gestione del complesso sportivo Enrico Gualandi di Imola