In un momento di grande confusione, nel pieno della crisi di Governo, l’Uisp cerca di riaccendere l’attenzione sulle difficoltà vissute dalle migliaia di associazioni e società sportive italiane, che per le conseguenze dell’emergenza sanitaria sono ovunque a rischio chiusura.
Tiziano Pesce, vicepresidente nazionale Uisp, è intervenuto su Primocanale per ribadire la gravità del momento: “Nel nostro paese sono quasi 100 mila le associazioni e le società sportive dilettantistiche che risultano iscritte al registro del CONI - ha detto Pesce - parliamo quindi di un movimento grandissimo che garantisce coesione sociale e benessere. In particolare, in questa fase, potrebbe garantire prevenzione e promozione della salute ed invece è fermo”.
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“Si tratta, fortunatamente, di un mondo che ha tanto volontariato al suo interno - aggiunge il vicepresidente Uisp - ma ha e rappresenta anche un grandissimo ambito di lavoro, è un mondo che è impresa sociale ed economica, dando lavoro a circa centomila persone. L’attuale discussione sulla riforma del sistema sportivo si concentra sempre sull'autonomia del CONI e sulla possibilità di non partecipare alle prossime Olimpiadi con la bandiera e con l'inno, ma c'è un mondo che letteralmente rischia di non riaprire, con ricadute pesantissime sull’economia che gli gira intorno e sulle comunità che lo utilizzano come strumento di inclusione sociale”.