Nella Capitale Europea della Cultura 2019 non può che iniziare magistralmente la celebrazione del 68′: va in scena la storia dell’atleta australiano Peter Norman che alle Olimpiadi di Città del Messico arrivò secondo nella gara dei 200 metri e sul podio partecipò alla protesta con Tommie Smith e John Carlos. Questo significò per lui essere emarginato dallo sport e dalla sua nazionale di atletica leggera. Un racconto unico che rende omaggio alle vere battaglie per i diritti umani.
Se il podio l’hanno conquistato i due atleti Usa, è la storia di Norman che torna alla ribalta, fino a ieri oscurata dal rivoluzionario gesto dei due colleghi che non si limitò ai guanti neri. Invece fu Norman a pagare di più in patria: emarginazione e oblio lo portarono a precarietà e depressione, salvo una riabilitazione a fine secolo con l’istituzione del “Peter Norman Day” il 9 ottobre, giorno della sua morte. Il monologo racconta tutto e di più. Non tanto il 1968, ma quello che viviamo oggi e vivremo domani. Imperdibile.
Anche per questa edizione si riconferma la scelta del connubio tra teatro e cinema, con l’obiettivo di accendere i riflettori sui valori universali dello sport.
Matera Sport Film Festival è realizzato con il Sostegno di: Matera-Basilicata 2019, Regione Basilicata, Sensi Contemporanei, Mibact-Direzione Generale Cinema.
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