UISP - Pesaro Urbino - Il calcio che aggrega: partito il torneo UISP per comunità di migranti

Il calcio che aggrega: partito il torneo UISP per comunità di migranti

Ancora una volta la UISP in prima linea per quanto riguarda sport e valori sociali. Lo sport per includere e aggregare. E' il senso del torneo di Calcio a 5 che l’UISP di Pesaro Urbino ha organizzato in questi giorni nei campi di Villa San Martino a Pesaro. Ancora una volta la UISP in prima linea per quanto riguarda sport e valori sociali. Lo sport per includere e aggregare. E' il senso del torneo di Calcio a 5 che l’UISP di Pesaro Urbino ha organizzato in questi giorni nei campi di Villa San Martino a Pesaro.

Sono state giocate le partite di qualificazione del torneo che parla ben più di un dialetto, come si evince dai nomi delle squadre partecipanti.

Girone A: Napoli, Candelara, Salernitana, Bologna
Girone B: Pakistan, Mombaroccio, Pesaro, Arzilla.

“Non siamo nuovi a questo tipo di iniziative: già da qualche anno – spiega Umberto Alessandrini, arbitro UISP e organizzatore del torneo - la UISP tiene corsi di ginnastica all’interno della Casa Circondariale ed ha organizzato tornei di calcio e corsi per arbitri tra i detenuti. Inoltre ha stampato un manuale per arbitri, in distribuzione gratuita, in quattro lingue. Oltre al divertimento legato al gioco, iniziative come queste ed in particolare questo torneo, ci ricordano che il calcio e lo sport sono formidabili strumenti di inclusione, capaci di renderci parte di una comunità più grande.”

Il torneo, organizzato dalla UISP di Pesaro Urbino in collaborazione con le Comunità “Il filo della gioia” e “Candelara” si concluderà nei prossimi giorni, ma al di là della squadra vincitrice sarà una vittoria dello sport sano ed aggregante.

“La questione dei flussi migratori non può essere affrontata esclusivamente con i mille cavilli burocratici o con provvedimenti repressivi – interviene Simone Ricciatti, Presidente UISP Pesaro Urbino - e porre particolare attenzione allo sport sociale potrebbe significare intervenire concretamente in materia di integrazione. Lo sport è incontro, scambio culturale, rispetto reciproco. Per come la vediamo in UISP, anche una sola partita di calcio a 5 può aiutare a sfatare tabù e superare il pregiudizio".