Comitato Territoriale

Imola Faenza

LA NOSTRA FILOSOFIA

Uisp Imola: il progetto del basket fra filosofia e metodo
di Monica Risaliti

Il progetto “Piccolo basket” prima e “Uisp Imola Basket” poi si rivolge ai bambini/bambine/ragazzi/ragazze, con l’obiettivo di farli giocare insieme a palla divertendosi, attraverso una attività finalizzata allo sviluppo della corporeità ed all’apprendimento dei concetti strategici di uno sport di squadra.
Il progetto pone al centro dell’attività il bambino con il suo bisogno di scoprire e sperimentare l’ambiente circostante.

E’ noto a tutti che la “palla” è uno dei giochi più amato dai bambini, ma forse non abbiamo mai riflettuto sufficientemente sul perché.
La palla permette di sperimentare “situazioni” sempre diverse, impreviste (può rotolare, rimbalzare, sfuggire …) e già soltanto nell’imparare ad usarla, non si propone mai nello stesso modo; in pratica non è mai lo stesso gioco.
La palla costituisce anche un grande mezzo di “comunicazione” perché la scelta di condividerla con qualcuno comprende l’accettazione intenzionale di regole e la possibilità di tessere “relazioni”.

Il gioco della pallacanestro è uno sport “di situazione”, poiché la successione delle azioni in esso sviluppate viene determinata dalle scelte dei giocatori e dalla natura del gioco stesso.
La prestazione non viene solo definita da un risultato assoluto (come ad es. il centometrista che quando corre cerca di abbassare il suo tempo personale), ma dall’interazione tra compagni  (gioco di collaborazione), quindi da un punto di vista tecnico e tattico stimola delle collaborazioni.
L’impegno di una collaborazione sta nel saper sincronizzare durante un’azione di gioco, i propri movimenti con quelli dei compagni, in un determinato tempo e spazio, ma per creare queste sinergie in campo è necessario che ogni bambino sappia riconoscere ciò che sta succedendo (lettura del gioco).
Pertanto la collaborazione deve nascere da obiettivi riconosciuti comuni da tutti i componenti della squadra.

Uno dei compiti del progetto è quello di proporre stimoli e giochi in cui ci siano problemi motori che il bambino cerca di risolvere e non situazioni meccaniche semplicemente da eseguire.
Per favorire una risposta adeguata ad una domanda varia e complessa, occorre evitare di operare su stereotipi, ma al contrario modificare continuamente le proposte.
Infatti, quanto più complesso sarà il patrimonio motorio che il bambino padroneggia, tanto più sarà facile l’apprendimento delle situazioni tecniche che gli si presentano ed alle quali deve dare soluzioni di tipo modificato.

Lo strumento che meglio si modella su questo tipo di scelta metodologica è il gioco.
Se il gioco per gli adulti è prevalentemente divertimento, per i bambini costituisce il metodo naturale per apprendere.
Proprio la relazione fra divertimento ed apprendimento ci ha consentito di invertire l’ordine delle attenzioni; cioè di utilizzare il gioco al fine di sviluppare la disciplina. In teoria niente di nuovo, ma è nello sviluppo pratico dell’idea che l’idea stessa di innovazione si misura.

Il corpo non è mai da solo negli apprendimenti, che sia in compagnia di se stesso o di altri compagni, ricorda e utilizza le informazioni che la relazione con il mondo gli offre.
Ecco allora che, ad esempio, è proprio connettendo gioco ed emozioni che l’elemento relazionale insito in una disciplina che prevede l’opposizione “squadra contro squadra” come la pallacanestro, permette di inserire nella didattica specifica anche quegli elementi tecnici di base quali l’1 contro 1, il miglioramento del palleggio o della visione periferica… e molti altri, in un contesto di capacità globale di movimento.

Nel nostro progetto vincere una partita potrà essere un obiettivo, ma non dovrà mai andare a discapito della crescita individuale.
Noi vediamo la partita come laboratorio per verificare i progressi del singolo e del gruppo in relazione agli obiettivi dati durante le varie fasi della pianificazione.
Tutto questo costituisce la nostra convinzione, un nostro valore, che diventa metodo e didattica in pieno spirito Uisp.