Diritti uguali per tutti, contro l’autonomia differenziata

Il Forum Disuguaglianze Diversità ha organizzato martedì 17 settembre a Roma, presso la Fondazione Basso, una giornata di incontro per promuovere il Referendum e la raccolta di firme contro l’autonomia differenziata e discutere dell’impatto negativo che la legge 86 avrà sulle già gravi disuguaglianze esistenti nel Paese. "Contro l’Autonomia differenziata. Firmare oggi è importante, votare e fare votare domani è decisivo. 

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Simone Menichetti, presidente Uisp Roma e membro della Giunta nazionale Uisp, è intervenuto a nome dell'associazione ed ha criticato la legge sull’autonomia differenziata dal punto di vista dello sport sociale: è evidente il contrasto con l'articolo 3 della Costituzione, la legge sull'Autonomia differenziata limita di fatto l'uguaglianza di tutti i cittadini. Anche in relazione al diritto alla salute e al benessere per tutti, sancito dalla Costituzione.

Simone Menichetti, unendosi alla preoccupazione comune, ha evidenziato che l’Uisp vede nella Legge un vizio originario: “Nell’articolo 3 della legge, relativo alla determinazione dei LEP-Livelli essenziali delle prestazioni, si fa riferimento ad un ordinamento sportivo non ben precisato, quindi una formula che può significare tutto e niente. Noi sappiamo bene, infatti, che ci sono tanti modi di declinare lo sport: dallo sport per tutti e di base a quello di prestazione e di risultato. Al di là di questo, c’è una preoccupazione quotidiana, d’impatto, perché lo sport, soprattutto quello di base, vive una sperequazione evidente tra il centro-nord e il sud d’Italia. Ad oggi, in base ai dati Istat del 2022, 19 cittadini su 100 in Calabria svolgono pratica sportiva continuativa durante l’anno, contro i 50 del Trentino e i 40 dell'Emilia Romagna. L’accesso alla pratica sportiva è sempre più legato all’esistenza di determinate condizioni: capacità economiche, di spostamento, ma soprattutto impianti, luoghi adatti e funzionali alle attività”.

Menichetti ha fatto riferimento anche ai dati raccolti nella ricerca realizzata dall’Uisp con Svimez e Sport e salute “L’offerta di impianti e servizi sportivi nelle regioni italiane” del novembre 2023, in cui si evidenzia che nel sud della nostra Penisola, il 66% di bambini/e, ragazzi/e, non ha un luogo idoneo a scuola per svolgere sport. Secondo l’Indice di sportività, tra le prime 50 province, c’è solo Cagliari tra il Sud e le Isole. “Questi dati evidenziano un dato cristallizzato – ha proseguito Menichetti - una difficoltà che va avanti da anni e che questa legge contribuisce a peggiorare, perché non ha una proposta per affrontarlo”.

“Da qualche tempo siamo riusciti a far passare il concetto che sport è salute, benessere e aiuta tutti e tutte a stare meglio. Una battaglia che l’Uisp porta avanti da decenni ma che in passato troppo spesso è stata delegata agli investimenti delle singole regioni sullo sport. Sarebbe, invece, il caso di attuare una politica sempre più nazionale e unitaria, che permetta di condividere le buone pratiche e non aumenti il divario tra regioni che possono investire e regioni non ne hanno la possibilità. Questo divario, infatti, ha un impatto sull’educazione e sui sistemi sanitari, in termini di benessere e salute”.

Lo sport di prestazione non è esente da queste problematiche, il giornalista Valerio Piccioni a luglio ha segnalato sul quotidiano Domani che soltanto 66 atleti su 403 della delegazione italiana a Parigi, sono nati al sud Italia. Di questi 66 la maggior parte si è dovuta spostare al nord per continuare a fare sport, perchè al sud vi è una situazione di impiantistica sportiva che afferisce ad impianti obsoleti e mal funzionanti se non abbandonati, per i quali non si pensa ad un recupero poichè economicamente sconveniente.

“Lo sport sociale per tutti/e può considerarsi come una “grande periferia” del mondo sportivo italiano – ha concluso Menichetti - spesso viene dimenticato ma è anche anticipatore di fenomeni appartenenti a quello di prestazione. Siamo qui perché crediamo fermamente che serva proprio il contrario di quanto propone questa legge: sia per quanto riguarda lo sport di base che per quello di prestazione”. (a cura di Elena Forani e Michela Mattia)