Lo sport per tutti è democratico. Le medaglie ne sono l'opposto. Il primo include, l'altro esclude.
Riflettere su questo contribuisce a comprendere come lo sport di base svolge un ruolo sociale per aiutare le persone a partecipare alla comunità, a non essere inermi non solo fisicamente ma anche socialmente, a essere responsabili delle proprie condizioni e di quelle della comunità e partecipare per renderla migliore.
Tutte queste possono sembrare soltanto delle belle frasi. Eppure, basta pensare a quello che da decenni è un'iniziativa come Corri per il verde a Roma.
Quella frase vuol racchiude messaggi immediati: correre, farlo insieme e farlo per il verde. Tutti concetti che mettono al centro la persona e l'ambiente che lo circonda e lo contiene, il benessere fisico, mentale e sociale, quello della natura e della società in cui vive. Cioè a rendere i cittadini più attivi nella comunità in cui vivono per uscire dalla solitudine e l'isolamento che attraversa la società moderna, soprattutto le grandi città. Facendo uscire i loro corpi e le loro menti dall'oblio. Pensiamo a una cosa semplice quanto chiara: durante il Covid lo sport d'élite si è fermato, l'istinto al movimento delle persone seppure contando su spazi limitati e diversi no. I lasciti del disagio psicofisico e mentale dovuto al distanziamento sociale, dalle palestre e le piscine chiuse ha stimolato le persone a cercare negli spazi e negli interstizi di prossimità e con gli strumenti digitali il modo per entrare in relazione con la comunità, incontrarsi e muoversi. È stato il frutto di quell'istinto naturale insito nell'essere umano.
Purtroppo, non tutta la strada è stata recuperata e non per tutti. Ma l'insegnamento resta ed è importante e illuminante: cercare sempre di essere attivi è utile non solo per non cadere nell'oblio dell'immobilismo, della sedentarietà intesa come fisica e mentale. Tutto questo per inseguire il desiderio innato di essere parte di una comunità, esserlo insieme per provare a essere felici. A Roma, tra le sue bellezze, difficoltà e sfide quotidiane la UISP fa la sua parte attraversando ostinatamente spazi da riconquistare, preservare o rinnovare affinché grandi e piccoli cittadini possano vivere, contribuire e godere del territorio.
(Raffaella Chiodo Karpinsky, esperta in attività di inclusione)