"Oggi è una giornata speciale. Uno dei nostri atleti ha tagliato il traguardo dei cinquant’anni di matrimonio e ha voluto festeggiare insieme a noi le sue nozze d’oro. In palestra, con i suoi compagni di corso e gli operatori". Lo scrive il comitato Uisp Empoli Valdelsa nella sua pagina Facebook.

 

"Lo abbiamo festeggiato, come si fa in questi casi - scrive il comitato - Ma la nostra felicità era doppia. Perché questo atleta, che fa attività con noi da quasi venti anni, frequenta un corso particolare. Quello rivolto a chi ha è affetto da Parkinson. Si tratta dell’Afa Parkinson, un’offerta che la Uisp Empoli Valdelsa ha attiva sul territorio dal 2003.

Ecco, per noi festeggiare le nozze d’oro del nostro atleta è una grandissima vittoria. Perché conferma il valore primario della nostra attività tutta, e dei corsi Afa in particolare, come veicolo di socialità, legami, relazioni, amicizie attraverso l’attività motoria. Soprattutto quando questo contribuisce ad allontanare la paura, a distruggere gli stigmi e ad alimentare la speranza.

Una grandissima vittoria che ci permette di ricordare l’importanza del corso Afa Parkinson sotto tutti i punti di vista. Come ci ricorda Barbara Nesi, responsabile dell’Attività Fisica Adattata per l’Asl Toscana Centro, «l’Afa è una delle delle principali iniziative che il Dipartimento delle Professioni Tecnico Sanitarie ed il Dipartimento medicina Fisica e Riabilitativa dell'AUSL Toscana Centro sostengono da molti anni a favore dell'invecchiamento attivo. È una formula semplice svolta in collaborazione con palestre e piscine del territorio, e che coinvolge diversi tipi di patologie - tra cui appunto anche il Parkinson - proponendo attività motoria in sicurezza, sotto supervisione dell’Ausl, per vari livelli di funzione. Il valore aggiunto è la socializzazione perché l'attività motoria diventa strumento di salute per il benessere psico fisico globale dell’individuo".

 

"Questo è un esempio fortissimo - afferma Arianna Poggi, presidente Uisp Empoli Valdelsa - di come la socialità e il movimento possano concretamente aiutare ad affrontare una patologia importante come questa. Siamo felicissimi che questo atleta “storico” abbia voluto far entrare la Uisp nei ricordi della sia vita e la consideri parte della sua grande famiglia, con la quale festeggiare un traguardo così entusiasmante".