Calcio Uisp Roma “ai nastri di partenza”

In attesa di domenica 10 ottobre, il Calcio Uisp Roma si prepara ad affrontare la stagione 2021-22 nel migliore dei modi. Dopo la pandemia, infatti, c’è la necessità di tornare a fare quattro tiri al pallone e di provare di nuovo le sensazioni di ansia pre-match, di gioia nel momento della vittoria e di rivalsa dopo una sconfitta.

In occasione della ripartenza abbiamo intervistato Stefano Ferrari, responsabile del Calcio Uisp Roma, con il quale abbiamo fatto una panoramica della situazione in corso: “Sapere che siamo protagonisti di una ripartenza di questo settore nel Comitato di Roma è molto eccitante. Con l’aiuto di tutte le persone che fanno parte da anni del mondo Uisp stiamo organizzando questo piccolo primo passo per cercare di riavviare il calcio nel Comitato Uisp di Roma”.

In questo momento il mondo del calcio sul territorio sembra poco attivo, poco organizzato e in alcuni tratti anche fermo. “L’evento di domenica – sottolinea Ferrari – vuole focalizzare tre punti di vista. Il primo è che il calcio dei bambini può essere uno strumento di crescita e non deve essere visto solo come obiettivo per una futura carriera calcistica. Il secondo è che esiste un settore della popolazione che potrebbe essere aiutato attraverso il gioco del calcio. Il terzo infine è che si sta sviluppando un’attività, il sitting volley, che sta diventando sempre di più uno sport che possono praticare tutti e che include tutte le persone”.

E’ ancora presto per fissare gli obiettivi della stagione 2021-22. Quello che è certo è che c’è molto potenziale sul territorio romano e bisognerà saperlo sfruttare a dovere. Sicuramente al centro del Calcio Uisp Roma non mancherà l’aspetto dello sport sociale. “Secondo me l’aspetto sociale sarà importantissimo – dichiara Ferrari – le attività che abbiamo organizzato domenica 10 ottobre avranno lo scopo di evidenziare proprio la socialità. Cercheremo anche di arrivare a una socialità tecnica. Troppo spesso nel calcio odierno prevale un falso buonismo che si traduce in tutt’altro. Proveremo a evitare comportamenti contrari alle regole o atteggiamenti di soggezione dei bambini rispetto agli allenatori che urlano in maniera eccessiva. Sotto questo punto di vista agiremo imitando i modelli di altri sport, inserendo classifiche e arbitri che regoleranno le partite e i tornei. Bisogna ritrovare una socialità tecnica e una socialità più estesa proprio perché da due anni a questa parte, a causa del covid, si è fermato tutto. Uno dei goal che porteremo avanti sarà proprio quello di affermare l’utilità del Calcio Uisp”.