Comitato Territoriale

Sassari

Condominio Solidale "Vicini più vicini"

Si svolgerà venerdì 14 novembre presso la sala Angioy del Palazzo della Provincia di Sassari, alle ore 16 un incontro sul tema Condominio Solidale "Vicini più Vicini" mentre sabato 15 novembre in via Cima 6 a Sassari, alle ore 11 sarà consegnata agli abitanti del palazzo la targa come primo Condominio Solidale in città.

Sia venerdì che sabato parteciperanno agli incontri:

il sindaco di Sassari, Nicola Sanna;
il direttore della Fondazione CON IL SUD, Marco Imperiale
la Presidente provinciale della UISP di Sassari, Maria Pina Casula
la coordinatrice del progetto Condominio Solidale "Vicini più Vicini", Cecilia Sechi.

L'incontro di venerdì sarà inoltre arricchito dalle esperienze dei nostri ospiti quali:

Federica Lombardi di Via Fondazza Social Street, Bologna;
Roberto Chiapella della Biblioteca Rembrandt 12, Milano;
le Facilitatrici ed i Condomini del progetto Condominio Solidale "Vicini più Vicini".

Il tutto sarà intervallato da video–testimonianze del lavoro svolto e dalle testimonianze dei condòmini.

Sabato 15 novembre, nel condominio di via Cima n. 6 verrà scoperta la prima targa con la scritta “Questo è un condominio Solidale”.

“Condominio Solidale - VicinipiùVicini” è nato nell’aprile del 2013, ma la scelta è stata quella di presentarlo pubblicamente quando i risultati erano già in uno stato avanzato.

Primo obiettivo del progetto è quello di circuitare un messaggio culturale e valoriale che interpelli il “posso fare” posso dare” del singolo cittadino e non un messaggio che attiene a valori e azioni propugnabili in astratto, come partecipazione, responsabilità, sussidiarietà, reciprocità. Il progetto mira, infatti, a portare coloro che vi parteciperanno alla coscienza del valore dei beni relazionali e alla valorizzazione degli stessi.
La strategia di intervento prevede: la condivisione di conoscenze e saperi con le associazioni, da realizzarsi a livello di quartiere attraverso la costituzione di comunità di saperi, di reti interrelazionali e di laboratori di scambio; la creazione di spazi aperti di confronto, di comunicazione, di interazione tra soggetti di età e competenze diversi che possano alimentare la fiducia reciproca e la disponibilità a fare insieme “massa critica” rispetto al progetto, al quartiere e alla città.
Uno dei punti di forza di Vicini più vicini è infatti la co-progettazione delle attività attraverso il coinvolgimento attivo delle associazioni e quindi su entrambi i versanti del binomio volontari/operatori sociali e non soltanto sui secondi che fanno riferimento troppo spesso alla pedissequa applicazione di standard operativi maggiormente definiti.
Inoltre attraverso Condominio Solidale si vogliono mettere in relazione le azioni delle singole persone costruendo una rete di scambi e reciprocità che supportino il tessuto sociale rendendolo più robusto e variamente ricamato. Un primo passo sarà quello di avere una visione di insieme delle interrelazioni possibili tra le diverse variabili dello specifico contesto territoriale (essendo i quartieri diversi tra loro) definendo un percorso progettuale (programmazione partecipata e progetti inclusivi) che sia in grado di coinvolgere gli attori utili e di integrarne molteplici capacità e potenzialità a partire dalle semplici azioni che svolgono quotidianamente.
Il secondo passo sarà quello di contribuire ad indirizzare i condomini/cittadini coinvolti verso un passaggio dal “possesso” all’”uso” sia per i gesti quotidiani che per gli oggetti (un esempio per tutti: quanti trapani elettrici inutilizzati possiamo trovare in un condominio?).
Un ulteriore passo sarà l’attivazione di canali di comunicazione tra Quartieri-Laboratorio per giungere ad attività interquartiere, nonché allo scambio delle esperienze personali dei partecipanti: assemblee di comunità, forum tematici, focus group, gruppi di lavoro, nonché attraverso attività ludico ricreativo motorie.Tra i tanti aspetti innovvativi c'è l’utilizzo dei facilitatori, figure già professionalizzate formate per questo specifico progetto.

Infine attraverso uno studio di campo si vuole presentare e documentare il progetto affinchè si arrivi alla costruzione di un modello esportabile che contamini altri territori urbani. Il progetto prevede infatti due convegni di rilevanza nazionale che avranno due finalità: il primo, che cadrà dopo l’avvio e il consolidamento della sperimentazione nei quartieri laboratorio, avrà come finalità la presentazione del progetto alla città, agli esperti nazionali presenti, nonché alla Fondazione con il Sud; l’altro invece verrà svolto alla fine del progetto per documentare lo stesso e per focalizzare gli elementi che saranno utilizzati per lo studio e la realizzazione del modello esportabile.

 

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