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Cooperazione Uisp: cordoglio per vittime incidente in Senegal

Il ribaltamento di una piroga ha provocato la morte di 21 donne di ritorno dal lavoro. L'Uisp ha condotto progetti di cooperazione in quei territori

In Italia la notizia è arrivata solo in questi giorni, ma purtroppo il 24 aprile, nella regione del fiume Saloum in Senegal, dove l'Uisp ha sviluppato dal 2009 al 2014 attività di solidarietà e cooperazione, una piroga sulla quale viaggiavano donne pescatrici si è ribaltata e 2​1​ di loro hanno perso la vita. La triste notizia è arrivata dal presidente del Cospe, Fabio Laurenzi. L’incidente è accaduto nelle acque del delta che l’Uisp conosce bene, infatti diversi suoi operatori hanno realizzato corsi di nuoto e acquaticità a bambine, bambini e donne del villaggio di Foundiougne e delle isole limitrofe.

Ancora non si conoscono le ragioni precise dell'incidente ​ma sembra che il vento forte e il sovraccarico dell'imbarcazione abbiano concorso a fare ribaltare la piroga. ​Le piroghe, che sono un mezzo di trasporto essenziale lungo tutto il fiume, raramente sono dotate di giubbotti di salvataggio e le donne che  lavorano nella pesca e nella trasformazione del pesce altrettanto raramente sanno nuotare. “Questo è un problema che ​l’Uisp aveva identificato come importante da affrontare e proprio su questo aveva concentrato l'attenzione e costruito un filone di interventi di solidarietà e cooperazione -  Raffaella Chiodo Karpinsky, Uisp internazionale - Nel 2009 sono iniziati gli interventi con il Silenzioso tour della solidarietà che ha attraversato in bicicletta i territori fra la capitale del Mali, Bamako e quella del Senegal Dakar. Lungo il percorso l’Uisp aveva incontrato le donne e gli uomini del villaggio di Foundiougne e, insieme ai partner locali, aveva identificato la necessità di avviare un progetto che contribuisse a valorizzare il rapporto complesso tra terra e acqua”.

Operatori del nuoto e delle attività subacquee Uisp, insieme a quelli della vela, hanno partecipato alla costruzione di attività e scambi tra i territori dei comitati di provenienza e le scuole e altri attori locali di Foundiougne. ​L’Uisp ha così realizzato diversi interventi: corsi di formazione su acquaticità​ e sicurezza in acqua accompagnati da corsi di BLS; la costruzione di una piroga a disposizione delle scuole elementari locali per fare attività rivolte agli scolari  di Foundiougne per scoprire il territorio, le sue risorse ambientali e culturali e la cura del proprio patrimonio rappresentato dalla fauna e della flora del delta. L’Uisp ha sostenuto la piantumazione delle mangrovie realizzata dalle alunne e alunni di Foundiougne, ha costruito e portato in Italia una piroga tipica locale, di dimensioni più piccole rispetto a quella rimasta in dotazione alle scuole, per fare conoscere in Italia  il valore  e il ruolo di questo mezzo per la popolazione del Senegal, paese di origine di molti migranti in Italia.

“Proprio le donne pescatrici sono state state le protagoniste ​di un intervento specifico, a causa della loro fragilità nell'ambito principale della loro attività lavorativa: la pesca e dunque l'acqua, nelle condizioni particolari di un fiume e di un delta. Problematiche conosciute bene dagli operatori dell’Uisp provenienti da un altro delta, quello del fiume Po, che hanno colto immediatamente le specifiche esigenze che le persone del delta del Saloum potevano  vivere”. In occasione dell'ultima missione è stato realizzato un corso di nuoto e sicurezza in acqua e BLS, compreso uso del defibrillatore, rivolto alle donne pescatrici delle isole dell'area di Foundiougne. E' stata un'esperienza importante e coinvolgente per le operatrici e operatori dell’Uisp, che hanno stabilito con le pescatrici una relazione speciale. Un'esperienza che sicuramente ha permesso loro di offrire un contributo per migliorare le condizioni di lavoro e di vita delle donne ma che al tempo stesso ha permesso loro di portare a casa un bagaglio di conoscenza e amicizia inedite. “Con questo stesso sentimento di amicizia e di gratitudine per quello che le donne pescatrici ci hanno regalato in occasione dei nostri incontri e scambi - conclude Chiodo - le vogliamo ricordare e portare nel cuore esprimendo alle loro famiglie il nostro sincero e profondo cordoglio”.

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