Comitato Territoriale

Milano

Il racconto di un'estate aspra, impossibile da ignorare

La cronaca di agosto 2018 ci racconta un Paese da ricostruire, materialmente e umanamente. Per un futuro più solidale, più inclusivo, più umano

Non è facile fare una cronaca dell’estate e di questo agosto (guarda la selezione stampa Uisp che riassume alcuni temi pèiù rilevanti del mese). Impossibile ignorare l’Italia sospesa nel vuoto, come titola L’Espresso a proposito della strage del ponte Morandi (14 agosto) costato la vita a 43 persone o delle “bravate” con cui da un po’ vengono chiamate azioni razziste e “criminali”, come le definisce Roberto Saviano. A cominciare da quelle contro la discobola azzurra Daisy Osakue che ha rischiato il distacco della cornea ma, grazie alla sua tenacia, è riuscita ad andare agli Europei di atletica di Berlino e ottenere un ottimo piazzamento.

L’odissea della “Diciotti”, che soltanto il 21 agosto ha avuto il permesso di attraccare al porto di Catania col suo carico di vite umane, ha messo a nudo il volto regressivo del nostro Paese, una caccia all’immigrato che non è solo politica sovranista ma diventa senso comune. Le prime testimonianze dei migranti sbarcati dalla “Diciotti” e trasferiti nelle diocesi che hanno dato disponibilità ad accoglierli, sono agghiaccianti. 

L’Uisp si riconosce nel documento unitario diffuso da Aoi-Cooperazione e solidarietà internazionale, Cini-Coordinamento Italiano NGO Internazionali e Link 2007

E qualche giorno prima, la cronaca cruda ci ha fatto sgranare gli occhi sullo schiavismo e sul caporalato che lucra sulla raccolta di pomodori: tra il 14 e il 16 agosto sono morti 16 braccianti stranieri in due incidenti stradali in Puglia, mentre tornavano dai campi dove lavoravano per meno di 3 euro l’ora. Eppure Corriere Buone Notizie aveva raccontato che esistono proprio in Puglia esperienze con migranti registrati e pagati regolarmente, come salsa SfruttaZero, il pomodoro senza sopraffazioni, coltivato dagli attivisti di Diritti a Sud e di Solidaria.

Ponti da ricostruire: sembra essere questa la metafora con la quale ripartire. Per riannodare le fila di una visione civile e “umana” di un’estate funesta, impossibile da ignorare. E al centro c’è un’idea di futuro sempre più annebbiato, “La fine dell’Europa” come la definisce La Lettura nel numero del 26 agosto: “difendere l’euro non basta più”, scrive il supplemento del Corriere della Sera. E all’orizzonte ci sono le elezioni europee del prossimo maggio 2019.

“Ricostruire dopo la tragedia”Santino Cannavò, responsabile politiche ambientali Uisp, interviene sulla tragica morte di dieci persone (20 agosto) causata dall’improvvisa piena del torrente Raganello, sulla Sila. Il problema, scrive Cannavò è quello di svolgere attività outdoor in sicurezza, non improvvisare, rispettare le caratteristiche di ogni ambiente, chiamare le istituzioni e le comunità alla cura del territorio. (Ivano Maiorella)

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