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Uisp Firenze: con la scuola è partito anche Piedibus

Sperimentazione condotta dall'Uisp con Comune e Legambiente. Un autobus umano composto da bambini e accompagnatori adulti

Dopo la sperimentazione di giugno, l'Uisp Firenze lancia, insieme al Comune e Legambiente, l’operazione Piedibus alla scuola Mameli a Novoli: gli studenti dell’istituto potranno andare a lezione ogni mattina a piedi. Piedibus è un progetto che punta a sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza di spostarsi a piedi o in bici, in alternativa all’uso dell’auto, per non inquinare e seguire un corretto stile di vita all’insegna dell’attività fisica. 

A tenere a battesimo il progetto, in occasione del primo giorno di scuola, la vicesindaca e assessora all’Educazione Cristina Giachi. I bambini della Mameli si ritrovano alle 8 nella piazza all’interno del centro commerciale San Donato da dove il gruppo di studenti si muove, accompagnato dai volontari, alle 8:10, per arrivare a scuola entro le 8:25,. Si tratta di una distanza inferiore ai 500 metri, percorribile in 5-10 minuti al massimo. Ogni bambino iscritto sarà registrato nel gruppo dal volontario della Uisp e riceverà un cappellino giallo di Legambiente. I genitori potranno partecipare alla passeggiata e accompagnare il bambino o salutarlo alla partenza o in qualunque altro momento.

Piedibus si inserisce nel programma di iniziative previste dal 16 al 22 settembre per la “Settimana della mobilità sostenibile”. In questi giorni saranno promosse le buone abitudini per ridurre il traffico e utilizzare al meglio la smart mobility, preferendo quindi l’uso di mezzi alternativi all’auto privata.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica e rendere i bambini protagonisti del progetto è stato lanciato un logo contest per realizzare il simbolo del Piedibus di Firenze. I bambini saranno, inoltre, dotati delle “Multe morali” da utilizzare per scoraggiare i comportamenti incivili da parte degli automobilisti che parcheggiano sul marciapiede o in prossimità delle strisce pedonali. Anche genitori e nonni saranno coinvolti per partecipare al progetto e poter diventare anche loro degli accompagnatori volontari.

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