Settore di Attività Nazionale

Subacquea

Celebrazione subacquea del Natale a Trieste

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Da un’idea del Presidente del Club SUB SEA di Trieste è scaturita, evolvendosi e potenziandosi negli anni, la tradizione di scambiarsi gli auguri natalizi nel modo più consono alla attività svolta, ovvero in immersione. Si è trattato di trasferire il grande fenomeno della stella cometa venuta dallo spazio sidereo per indicare la capanna della nascita di Betlemme in una commemorazione trasferita nell’idrospazio dove dimensioni e spiritualità nulla hanno da invidiare al mondo subaereo. Avere trovato un sacerdote officiante competente e capace di trasferirsi nel mondo sommerso nulla ha tolto all’evento in termini di spirito religioso rispetto a quanto avviene nelle corrispondenti celebrazioni in superficie. Nel corso degli anni la manifestazione partita come incontro in famiglia si è allargata elevandosi al rango di celebrazione cosmopolita capace di convocare subacquei e appassionati e praticanti della immersione e di coinvolgere anche numerose persone in superficie capaci di seguire su uno schermo adeguato le celebrazioni subacquee. Grazie a una adeguata telecamera subacquea l’intera celebrazione è stata appunto trasmessa in superficie per coloro che, senza fisicamente scendere in acqua, vi si sono recati in piena partecipazione di spirito e di amicizia con i subacquei. Senza apparenza di contrasto, la moderna tecnologia dei sistemi di trasmissione di immagini e dei sistemi di immersione autonoma degli operatori subacquei si è abbinata alla storia della immersione. Questo grazie alla partecipazione della HDS (Historical Diving Society) che ha contribuito alla celebrazione con un palombaro sul fondo insieme al gruppo dei sommozzatori convenuti. Vale ricordare che in termini di celebrazioni religiose fu un palombaro, Giovanni Battistone, a posizionare sui fondali di San Fruttuoso di Camogli, nel 1954, la famosa e universalmente nota statua del Cristo degli Abissi. Questa presenza HDS di deciso sapore storico ha anche confermato il valore della evoluzione delle attrezzature e delle tecniche di immersione. Lo scafandro da palombaro ha dominato l’intervento subacqueo per un secolo e mezzo, partendo (1835) dai primi scafandri dei fratelli Deane e della Siebe – Gorman. Giovanni Battistone, guidando la posa del Cristo degli Abissi, impersonava questo secolo e mezzo, essendo l’erede del bisnonno Giovanni e del nonno e del padre, Enrico ed Ercole, che hanno reso la storia dei palombari riflessa nella storia di una famiglia unica al mondo. Dopo 34 anni dalla sua prima edizione questa celebrazione ha visto, accanto al palombaro della HDS, sommozzatori e operatori subacquei che sono scesi nell’acqua gelida a rappresentare degnamente il Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari, l’Associazione Nazionale degli Alpini, le Unità Cinofile del Soccorso in Acqua, la società triestina di lavori subacquei Loperfido, l’Aquafun Diving Academy, la FVG, associazioni subacquee venete e slovene.