Un occasione speciale al Museo del Mare di Genova, alcuni dei più importanti esperti e ricercatori nel campo subacqueo saranno presenti in occasione del Festival delle Scienze a Genova. Alcuni di loro li avete gia potuti ascoltare al Premio Duilio Marcante che ogni anno la Lega Attività Subacquee e Circolo Subacqueo Paguro organizza al Museo del Mare nel mese di febbraio.
Organizzazione: Accademia Internazionale della Scienze e delle Tecniche Subacquee, Roma Università degli Studi di Genova, DiSTAV, Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita PER PARTECIPARE E' NECESSARIO MUNIRSI DEL BIGLIETTO DEL FESTIVAL IN VENDITA A PALAZZO DUCALE
Referente scientifico: Riccardo Cattaneo-Vietti
L'Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche subacquee, in collaborazione con l'Università degli Studi di Genova, organizza un ciclo di conferenze per fare il punto della situazione attuale ed indicare le future tendenze della moderna immersione subacquea.
La subacquea moderna, sviluppatasi come disciplina sportiva, è successivamente entrata a far parte delle tecniche fondamentali delle Scienze del Mare, con implicazioni nella ricerca, nella tecnologia, nel lavoro e nell'arte. La sua evoluzione è stata resa possibile da tanti personaggi che si sono succeduti nel tempo, lasciando testimonianze del loro lavoro. Dal 1960 molti di questi personaggi sono stati insigniti del premio TRIDENTE D'ORO, alto riconoscimento che ha permesso loro di far parte dell'ACCADEMIA INTERNAZIONALE di SCIENZE e TECNICHE SUBACQUEE, istituita nel 1984.
Il ciclo di incontri "DIVING TODAY and TOMORROW" è animato da insigni esponenti del mondo subacqueo ed i temi trattati riguarderanno le tematiche che più interessano la società, con ovvie implicazioni nel mondo del lavoro, della tecnica e della salvaguardia ambientale.
INCONTRI 27 ottobre 2012: Mattino (10-13)
Curricula dei relatori
Direttore Tecnico Commerciale della Roberto Galeazzi Spa di La Spezia dal 1971 al 1984, società storica impegnata in attività subacquee professionali, industriali, militari. Dal 1984 ad oggi titolare della società PRO.TE.C.O.SUB snc specializzata in apparecchiature oceanografiche e subacquee. Titolare di diversi brevetti sulle camere di decompressione ed altri apparati subacquei. Docente di Tecnologia Subacquea c/o la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di G. D'Annunzio di Chieti dal 1984 al 1998. Tridente d'Oro nel 2002 per la sezione Tecnica. Ha installato impianti iperbarici ed apparecchiature oceanografiche in vari continenti.
Professore ordinario di Zoologia all’Università di Genova. Si occupa di tassonomia, biologia ed ecologia degli organismi del benthos marino con particolare riguardo per poriferi e cnidari. Ha condotto numerose campagne di ricerca in Mediterraneo, Sud-Est Asiatico (Indonesia, Vietnam) ed Antartide. Studia le relazioni simbiotiche coinvolgenti poriferi e cnidari e altri organismi sia autotrofi che eterotrofi in ambienti tropicali. Altre ricerche hanno riguardato la risposta, a breve e lungo termine, degli organismi al riscaldamento globale. Particolare attenzione è stata dedicata allo studio delle morie di massa di organismi bentonici considerate legate alle anomalie termiche delle acque costiere. Recentemente ha sviluppato lo studio delle comunità a coralli e spugne dei fondi profondi del Mediterraneo indagati tramite utilizzo del ROV con particolare riferimento all’impatto delle attività di pesca.
Riccardo Cattaneo Vietti è Professore Ordinario di Ecologia presso l’Università Politecnica delle Marche. Insegna anche Biologia Marina all’Università di Genova. Si occupa in particolare della struttura e dinamica delle comunità bentoniche e della gestione delle aree marine protette. E’ specialista di molluschi opistobranchi. Autore di 7 libri di biologia ed ecologia marina, ha sintetizzato le sue ricerche in oltre 300 pubblicazioni scientifiche. E’ Tridente d’Oro 2010 dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee.
Il Centro Carabinieri Subacquei di Genova è nato nel 1953 per condurre operazioni di Polizia Giudiziaria finalizzate alla ricerca ed al recupero in acque marine ed interne di corpi di reato, armi ed ogni altra cosa che sia stata occultata o dispersa nell’ambiente acquatico. In seguito ha ampliato il suo campo d’interesse nella localizzazione e recupero di materiale archeologico, sviluppando anche sistemi di rilevamento subacqueo. Ha sempre collaborato con svariati Enti di ricerca pubblici per facilitare la raccolta di campioni o condurre ispezioni e prospezioni di carattere biologico ed archeologico. Tra le più importanti operazioni: il recupero dei bronzi di Riace (1972) e delle vittime di Punta Raisi (1978), il rilevamento del relitto della nave Polluce (2001) in seguito ad un trafugamento di materiale d’interesse storico, operazioni di polizia giudiziaria sul relitto della nave Costa Concordia (2012), la scoperta di numerosi relitti di navi romane in Liguria. Oggi il Centro è comandato dal Tenente Colonnello Francesco Schilardi, che ha alle sue dipendenze tecniche i Nuclei Carabinieri Subacquei di Roma, Napoli, Bari, Messina e Cagliari. Il Centro Carabinieri Subacquei è Tridente d’Oro dal 1971.
Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DISVA) dell’Università Politecnica delle Marche, si occupa di macrobenthos marino di substrato duro e, in particolare, di Poriferi e Cnidari. E’ autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche relative alla sistematica, morfologia ed ecologia di questi gruppi, di cui circa 140 su riviste con fattore d’impatto. L’attività scientifica è condotta nell’ambito di diversi progetti nazionali e internazionali, oltre che nell’area mediterranea anche in quella antartica e tropicale. Le tematiche di cui si occupa sono relative alla biomineralogia, alla biomineralizzazione e alla bioerosione, all’influenza dei cambiamenti climatici sui cicli vitali e all’esplorazione della zona mesofotica. Istruttore subacqueo FIAS dal 1986. E’ docente dei corsi di Zoologia e di Metodologie Scientifiche Subacquee.
Ingegnere civile, entra nel Corpo Nazionale VV.F dove sviluppata il Centro Nazionale Addestramento Sommozzatori. E’ stato Direttore del Servizio Gestione Emergenze della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio.
Docente al Master della Scuola Sant’Anna di Pisa, ha elaborato il primo Manuale Operativo per i sommozzatori VV.F. e pubblicato, in collaborazione con Luigi Ferraro, il libro ‘Una Fiamma negli abissi’ sulla storia del Servizio Sommozzatori VV.F. Ha sviluppato le dotazioni ROV dei nuclei di Grosseto e Livorno ed il nuovo sistema di ricerca subacquea in acque torbide in dotazione al nucleo di Firenze. Ha svolto innumerevoli collaborazioni in campo subacqueo con organismi scientifici e culturali. E’ Medaglia di Bronzo al Valore Civile e Tridente d’Oro dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee (1999).
Bibliografia:
La vita del mare, Editori Riuniti
La vita del Mediterraneo (con Fresi, Gambi e Solaini). Ed. La Cuba.
Centinaia di articoli scientifici e divulgativi.
Spedizioni scientifiche in tutto il mondo con il Gruppo Ricerche Scientifiche e Tecniche di Firenze tra cui : Galapagos (1971-72); Antartide (1974-75).
Federico de Strobel, ingegnere oceanografico, pioniere di tale disciplina in Italia, con oltre quarant’anni d’esperienza nel campo della progettazione ed operazione in mare di sistemi oceanografici in acque artiche, atlantiche e mediterranee basate su innovative tecnologie per misure ambientali marine. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca al Woods Hole Oceanographic Institution (MA) e allo Scripps Institution of Oceanography (CA). E’ stato a capo del Dipartimento d’Ingegneria Oceanografica del Nato Undersea Research Centre (NURC) della Spezia, unico centro di ricerche marine dell’Alleanza Atlantica.
Per molti anni docente di Strumentazione e Misure Oceanografiche all’Università di Genova e presso l’Istituto Idrografico della Marina, attualmente è ricercatore associato dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Ha anche ricoperto vari incarichi nella ricerca nazionale, presso il CNR e l’ICRAM. E’ presidente e fondatore della Historical Oceanography Society, con sede presso l’INGV di Porto Venere (SP). Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, per la sua attività professionale in tale campo ha ricevuto, primo ricercatore italiano, uno dei più ambiti riconoscimenti internazionali: “l’International Compass Award “della Marine Technology Society. Ha ricevuto nel 1979 il Premio Tridente d’Oro. I suoi forti interessi verso la Storia dell’Immersione si sono concretizzati nel ‘94 con la fondazione, insieme ad altri appassionati, della Historical Diving Society, Italia in cui ricopre il ruolo di Vicepresidente. Nella Fondazione Artiglio Europa, altra entità dedicata alla ricerca e storia subacquea, è attualmente il Presidente del Comitato Scientifico.
Ingegnere settantenne laureato al Politecnico di Milano nel 64, di origine piemontese, nazionalità italiana e svizzera, particolarmente dotato come “inventore” ideatore progettista e costruttore in svariati campi della tecnica sempre con idee originali fuori dagli schemi consueti, partiva nel 1968 come imprenditore di una ditta di strumenti elettronici di misura. Appassionato velista e marinaio, nei primi anni 70 iniziava a studiare i primi veicoli sottomarini teleguidati inserendosi nella storia come pioniere di questa tecnica: Nel 1979 fondava la società GAYMARINE per la produzione dei sottomarini robotizzati PLUTO, specializzandosi in apparecchi molto adatti al settore militare della caccia alle mine e per ricerca scientifica.
Nel 1990 iniziava il progetto e la costruzione di un originale catamarano a vela, il DAEDALUS, adatto al diporto ma anche particolarmente attrezzato per servire da nave madre ai veicoli sottomarini PLUTO. Dopo una lunga esperienza di navigazione oceanica comprendente un giro del mondo e un secondo attraversamento dell’oceano Pacifico, si dedicava alla sperimentazione di nuovi ritrovati per l’esplorazione dei profondi fondali marini. Ritrovare la corazzata Roma è stata la sfida che ha permesso di creare nuovi strumenti che alla fine, oggi, hanno ottenuto un risultato da considerare all’avanguardia nel mondo. Durante le ricerche nel Tirreno e nel Golfo dell’Asinara ha scoperto a grande profondità anche 12 siti di anfore e oggetti antichi romani resti di altrettanti naufragi. Ha ricevuto nel 1985 il Premio Tridente d’Oro.
Luca Gatti è il direttore del Centro d’Addestramento Subacquei Professionali HYDROLAB HydroCAT di La Spezia: un Ente di formazione accreditato e riconosciuto a livello internazionale dall’Associazione Internazionale degli Imprenditori Marittimi off shore I.M.C.A. (International Marine Contractors Association) per le attività lavorative marittime, subacquee, iperbariche e di robotica sottomarina. Consorzia aziende italiane ed estere che rappresentano le maggiori attività produttive nazionali nelle lavorazioni subacquee ed iperbariche nel mercato off shore internazionale. La vocazione primaria di HYDROLAB è quella di realizzare interventi formativi di qualifica, aggiornamento e specializzazione indirizzati alle necessità professionali dei mestieri del mare e dell’industria ed alle attività lavorative ad essi collegate.