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Emilia-Romagna

La storia d'Italia s'intreccia tra i raggi della "Città di Lugo"

Nel comune ravennate 2.935 cicloturisti Uisp scoprono Baracca. A pochi giorni dal passaggio del Giro d'Italia e del Giro di Romagna, altro importante appuntamento dedicato alle due ruote non a motore

Il 25 maggio 2.935 cicloturisti hanno partecipato alla gran fondo Città di Lugodi Vittorio Martone

 

LUGO (RA) - Le targhe che dedicano il Pavaglione a Mazzini e Garibaldi e poco distante la statua di Francesco Baracca, aviatore lughese morto nella Prima guerra mondiale, titolare dello stemma del cavallino rampante che la madre donò alla Ferrari per eternarne il ricordo. È questo il contesto da cui è partita alle 6 del mattino del 25 maggio la gran fondo cicloturistica "Città di Lugo", organizzata dall'associazione sportiva dilettantistica Pedale bianconero e valida come quarta tappa del Circuito romagnolo. Sono stati 2.935 i cicloturisti che, senza orari e senza fretta, si sono avviati lungo i quattro percorsi - da 45, 88, 110 e 161 km - che dal centro del comune romagnolo si sono inoltrati lungo l'Appennino, fino al passo del Prugno e al monte Faggiola, la più alta e importante montagna del faentino.

I cicloturisti della Città di Lugo alle porte del comune romagnoloQui la storia locale s'incrocia con quella del Pedale bianconero, associazione sorta negli anni Cinquanta e rinata nel 1992, guidata oggi da una donna. "La nostra è un'associazione di un gruppo di amici anche al di là della bicicletta. Una società in controtendenza - afferma Annalisa Cassani, presidente del Pedale Bianconero - in cui le donne hanno sempre più spazio. Quest'anno, in una tappa del Circuito romagnolo, abbiamo organizzato una carovana di sole donne, che ha pedalato su un percorso di 100 km, a dimostrazione che il gruppo anche al femminile non ha paura di nulla".

La preparazione delle piadine per il 'pasta party', farcite con porchetta o crudoGrande lo sforzo organizzativo per accogliere i quasi 3.000 ciclisti arrivati da tutta l'Emilia-Romagna e anche da fuori regione. "Abbiamo 140 volontari del Pedale Bianconero con altre 20 persone della Protezione civile - racconta Domenico Cafarella, vice presidente del Pedale bianconero - per gestire quattro ristori lungo il percorso più il pasta party all'arrivo. Per dare alcuni numeri: 1.600 litri di bibite gasate, 4.000 panini distribuiti, 23 quintali di succhi di frutta, 6 quintali di pasta, 12 prosciutti, 10 mortadelle, circa 60 kg di salsiccia. Un'organizzazione che parte già all'inizio dell'anno, con la voglia di fare qualcosa insieme e non soltanto per la passione della bicicletta". Uno sforzo che dà maggiore valore all'accoglienza del Pedale bianconero, che organizza la gran fondo a soli 7 euro d'iscrizione offrendo il pranzo a tutti i familiari e ai lughesi che vogliono unirsi.

Lungo la campagna romagnola, scoprendo scorci e piccoli borghiAl termine sono state premiate 50 società sportive con una classifica stilata non sui tempi ma in base al numero di partecipanti. Prima classificata la Team Passion Faentina, seguita da Baracca Lugo e Avis Faenza. Oltre che quarta tappa del Circuito romagnolo - che si chiuderà l'otto giugno a Massa Lombarda con la Ercole Baldini - la gran fondo "Città di Lugo" è anche il terzo appuntamento del Circuito tricolore per società di cicloturismo Uisp, che continuerà il primo giugno a Bologna con la gran fondo "Le valli bolognesi" organizzata dalla ciclistica Bitone.

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