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Emilia-Romagna

Vincono i Mondiali Antirazzisti e Il Calciastorie

Ieri, a Roma, la Uisp ha ricevuto dal Ministero del lavoro, salute e politiche sociali e dal Coni due dei sei riconoscimenti assegnati per progetti sportivi dedicati all'integrazione

Il presidente Uisp Vincenzo Manco premiato dal ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti e dal presidente Coni Giovanni Malagò della redazione Uisp Emilia-Romagna


ROMA - Il calcio e lo sport come mezzo di integrazione culturale. Giovedì 5 novembre, a Roma, la Uisp, con i Mondiali Antirazzisti e Il Calciastorie, si è aggiudicata due riconoscimenti dei sei assegnati dal Ministero del lavoro, salute e politiche sociali e dal Coni, nell'incontro "Sport e integrazione: la vittoria più bella". "Oggi - ha affermato il presidente dell'Unione Italiana Sportpertutti, Vincenzo Manco - i Mondiali Antirazzisti rappresentano per un verso l'impegno di giovani provenienti da tutta Europa nel contrastare il razzismo, dall'altra la partecipazione attiva del territorio che produce autentica inclusione attraverso lo sport".

Una partita dei Mondaiali Antriazzisti, la festa Uisp contro ogni forma di discriminazione che quest'anno ha visto al sua diciannovesima edizioneUna tradizione, quella dei Mondiali Antirazzisti, che prosegue dal 1997. Ogni estate, in Emilia-Romagna, migliaia di ragazzi si danno appuntamento per quello che viene definito "il torneo meno competitivo del mondo". Una festa di sport, cultura, dibattiti e musica che unisce per cinque giorni, tra le tende del campeggio, l'arena concerti e i campi da gioco, gruppi ultras provenienti da tutta Europa, associazioni di migranti e semplici appassionati. Risale solo all'aprile dello scorso anno, invece, Il Calciastorie, secondo progetto premiato, nato dalla collaborazione di Lega Serie A, Aic-Associazione Italiana Calciatori (Aic) e Uisp con l'obiettivo di portare nelle scuole, anche attraverso le voci dei protagonisti, esempi di integrazione tratti dal mondo del calcio.

Proprio il percorso d'integrazione della popolazione straniera attraverso lo sport costituisce il nodo dell'accordo tra il Ministero del lavoro e il Coni, sottoscritto nel 2014 e rinnovato quest'anno. Nel meeting di Roma sono stati presentati i risultati raggiunti nei tre principali ambiti di intervento: le "Buone pratiche", un percorso mirato a raccogliere, valorizzare e diffondere le esperienze positive in materia di sport e integrazione in Italia; la promozione delle pari opportunità di accesso alla pratica sportiva; il percorso educativo a scuola "Sport di classe" che ha prodotto 55.000 disegni e testi sullo sport e l'integrazione.

Una giornata d'incontro de Il Calciastorie, il progetto Uisp, Lega Serie A e Aic che ha portato nelle scuole italiane storie di'integrazione tratte dal mondo del calcioOltre ai Mondiali Antirazzisti e a Il Calciastorie, sono stati premiati quattro altri progetti: "Bergamondo 2015", un torneo di calcio organizzato dal Csi al quale prendono parte atleti migranti in rappresentanza del proprio Paese d'origine; "Dove nascono i giganti", progetto del'asd Gran Sasso Rugby che ha portato il gioco e i valori della palla ovale in numerose scuole delle province di Chieti e de' L'Aquila con un alto numero di bambine e bambini provenienti da un contesto migratorio; "Progetto 42", un programma della Federazione italiana baseball softball dedicato alle scuole e mirato a coniugare la trasmissione dei valori sportivi e quelli dell'integrazione. Una menzione speciale, infine, al "Progetto rete!" della Federazione italiana giuoco calcio.

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