SAN MARINO – Vialetti ingombri, ghiaccio sulle scale e muri di neve che bloccano le porte: in cinque giorni San Marino ha visto accumularsi quasi un metro di neve. Allora i ragazzi del San Marino Rugby si rimboccano le maniche (nonostante sarebbe meglio tenersi coperti, perché ci sono -4°) e scendono in piazza per aiutare dove c'è bisogno, spalando neve e spaccando ghiaccio. Questo è il concetto di sostegno nel rugby, valido nel campo come nella vita.
"Nel nostro piccolo abbiamo fatto quello che potevamo – si schermisce il presidente Davide Giardi – e oggi pomeriggio continueremo a darci da fare". L'idea è venuta riscontrando la difficile agibilità di alcune zone, nonostante l'intervento efficace del Comune nel mantenere sgombre la strade. Tuttavia i vicoli più stretti non possono essere raggiunti dai mezzi pesanti, allora è lì che arrivano i rugbisti. Hanno liberato l'accesso alle case delle persone più anziane, che ringraziano generosamente: "ci offrivano caffè, dolci, vino, grappe… – racconta Davide – è stata bellissima la reazione spontanea della gente".
Il San Marino Rugby si è coordinato con l'associazione Porta del Paese, tramite Simona Capicchioni, che ha semplificato la logistica. Sono stati necessari oltre ai badili anche dei picconi, perché il ghiaccio aveva già cominciato a formarsi. Un lavoro certamente faticoso, ma chi pratica sport sa che la fatica condivisa con la squadra diventa una soddisfazione. Davide ci spiega come il gruppo abbia vissuto questa prova: "è una piccola cosa, sono gentilezze che si fanno tra vicini di casa e in questa comunità ci conosciamo un po' tutti. Inoltre abbiamo potuto mettere in pratica i nostri valori rugbistici di generosità e sostegno".
Un esempio di come i rapporti e le idee che nascono su un campo sportivo prima o poi approdino nella vita. Spalare neve e mettersi a disposizione per un paio di ore di volontariato è un esercizio molto più efficace e importante di un mese di palestra.