Settore di Attività Nazionale

Subacquea

SOTTOGHIACCIO APPENNINO

Si ripete anche quest’anno l’immersione sotto ghiaccio, questa volta sugli Appennini, dove tre Regioni, Toscana, Liguria ed Emilia Romagna, si incontrano e formano uno dei Parchi più caratteristici, ilParco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano, tra i passi della Cisa e delle Forbici, i crinali boscosi che separano la Pianura Padana dal Mar Ligure lasciano il posto a un ambiente di vera montagna. Le vette dell'Alpe di Succiso, del Monte Prado e del Monte Cusna superano i 2000 metri, le foreste lasciano il posto alle rocce, ai laghi e alle praterie d'alta quota. Più in basso, sul versante emiliano, l'inconfondibile Pietra di Bismantova domina il paesaggio con le sue pareti verticali.

Qui trova dimora il Parco dei Cento Laghi, in un'area di grande interesse paesaggistico che, grazie alla evidente impronta glaciale, ricorda gli spettacolari ambienti alpini. Le zone più alte del Parco sono costellate da un numero particolarmente elevato di belle conche lacustri di origine glaciale, così come di altre morfologie che testimoniano quel tipo di morfogenesi. Questo territorio vanta una straordinaria ricchezza di ambienti, dalle praterie alle brughiere a mirtillo alle vette più impervie; e ancora laghi, cascate, specchi d'acqua, pareti rocciose che si stagliano a picco sui torrenti; animali come il lupo, il muflone, il capriolo, l'aquila reale e rarità botaniche che fanno di intere zone veri e propri giardini botanici naturali.

È in queste zone che i subacquei della UISP hanno individuato quest’anno il luogo per proporre questa esperienza di immersione sottoghiaccio e non solo, due giornate intense da vivere nello spirito aggregativo che da sempre contraddistingue le nostre attività. Due giornate insieme per discutere insieme di questa affascinante esperienza arricchita dalla collaborazione dei ragazzi dell’associazione di Montagna Terapia.

Ritrovo quindi al sabato pomeriggio a Lagdei nel Comune di Corniglio, che patrocina la manifestazione, per cominciare il trasporto di tutte le attrezzature necessarie e incamminarci con l’uso delle ciaspole verso il Rifugio Mariotti che ci ospiterà. Il Rifugio già all’interno del Parco Regionale dei Cento Laghi, è attualmente parte del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano che è caratterizzato dalla presenza di innumerevoli laghi prevalentemente di formazione post-glaciale, succeduti al ritiro della glaciazione del Wurmiano. Molto caratteristico è l’uniformità di angolazione delle formazioni di arenaria macigno prospicienti il crinale, effetto esteso dell’elevazione dell’Appennino a causa dello scontro delle falde tettoniche. Usciti dal Rifugio ci si trova immediatamente sul Lago Santo, con i suoi 81.550 m² di superficie, è il più vasto lago glaciale dell'Emilia-Romagna, ed anche il maggiore lago naturale di tutto l'Appennino settentrionale. Altitudine della superficie: 1.507 m. Lunghezza: 430 m. Larghezza: 220 m. Profondità circa 22 m.

Prima della cena, durante la quale è possibile ascoltare dei racconti di acqua di montagna, ci sarà una caratteristica fiaccolata nel bosco circostante.

 

La mattina seguente le immersioni si potranno praticare con autorespiratore ad aria o in apnea verticale, dureranno per l’intero arco della mattinata, dopo la quale tutti i partecipanti si ritroveranno per il pranzo ufficiale, durante il quale vi saranno  anche alcuni momenti di ringraziamento da parte degli amministratori e dei dirigenti UISP, con la consegna a tutti degli attestati di partecipazione.

Durante le operazioni di preparazione ed effettuazione delle immersioni sarà possibile, per i curiosi, ascoltare la spiegazione della parte di preparazione e gestione dell’immersione sottoghiaccio.

L’immersione si svolgerà in totale sicurezza, grazie alla presenza sotto la superficie ghiacciata di un sistema di sicurezza che permetterà ai subacquei di scivolare sotto la coltre ghiacciata ma soprattutto di ritrovare la via del ritorno; l’immersione verrà fatta a coppie ed avrà la durata di circa 10-15 minuti. Sarà importante anche imparare le procedure di comportamento per un eventuale incidente, modalità da tenere e i sistemi di ricerca, se ce ne fosse bisogno, che si attuano in questo particolare contesto.

Saranno presenti alcuni gruppi di sommozzatori volontari della Protezione Civile per approfondire l’addestramento individuale.

E nel 70° anniversario della Liberazione come non ricordare quella che è conosciuta come la “Battaglia del Lago Santo”; proprio nel Marzo del 1944 che Dante Castellucci, meglio conosciuto come "Facio", comandante del battaglione "Picelli", uno tra i più valorosi combattenti della Resistenza partigiana nelle montagne dell' Appennino tosco-emiliano, mentre stava attendendo assieme a nove compagni il ricongiungimento del proprio battaglione al Lago Santo si rese partecipe di uno dei più grandi atti eroici della Resistenza partigiana su quelle montagne. Il gruppo venne circondato da un plotone di circa cento nazisti altamente equipaggiati e i partigiani, non trovando alcuna via di fuga, si ripararono all'interno del rifugio "Mariotti", situato sulle sponde del lago. A questo punto le soluzioni erano due: o arrendersi al nemico (e arrendersi voleva dire essere incarcerati e successivamente giustiziati),  o combattere e morire sul campo di battaglia senza alcuna umiliazione nè ammissione di paura. I partigiani decisero di combattere, e sotto la direzione del comandante, anche se dotati solo di armi leggere, diedero vita ad un combattimento estenuante. Il conflitto si protrasse per molte ore. I partigiani esausti e feriti, riuscirono attraverso il coraggio e la fiducia riposta nel proprio comandante, a mettere in fuga il nemico. Camminando sul lago ghiacciato e gettandosi in un burrone riuscirono a fuggire per la via del monte Orsaro, pieno di ghiaccio, per rientrare nel pontremolese, a Pracchiola. Qui furono accolti e ricevettero assistenza dalla gente del luogo. Gli altri componenti del gruppo: Casulla Luigi “Casulla”, Giannello Luciano “Mirko”, Giuffredi Giorgio “Giorgio”, Gnecchi Pietro “Pietro”, Marini Giuseppe “Marini”, Mori Terenzio “Flavio”, Veroni Lino “Lino”, Zuccarelli Pietro “Pietro”.

 

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