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Emilia-Romagna

Tra il verde e il Sahara

Il 21 febbraio, a Rimini, la prima tappa emiliano-romagnola di Giocagin, la manifestazione Uisp che coinvolge con vari sport più di 50 città italiane. L'edizione di quest'anno, attenta alla sostenibilità ambientale, finanzierà due progetti di cooperazione in Algeria e in Senegal

Una partita in un campo profughi saharawi in Algeria, dove con Peace Games vengono svolti dal 2009 progetti di cooperazione internazionale attraverso lo sportdi Fabrizio Pompei


RIMINI - Promuovere l'attività motoria, sostenere due progetti di sport e salute in Senegal e tra i rifugiati saharawi in Algeria: il tutto nel rispetto dell'ambiente. Questo l'obiettivo della ventisettesima edizione di Giocagin, la manifestazione di ginnastica, danza, pattinaggio e arti marziali Uisp che da febbraio a giugno riempie i palazzetti dello sport di più di 50 città italiane. Il 21 febbraio sarà la volta di Rimini: qui la tappa locale di Giocagin - nel palazzetto Flaminio - costituirà il primo evento inserito nei "Green events", il protocollo siglato nel 2013 da Camera di commercio, Provincia e Comune di Rimini assieme al Comune di Riccione, Hera e al comitato territoriale Uisp per la promozione di manifestazioni sportive ecosostenibili. "Per il secondo anno - afferma Manuela Claysset, responsabile delle politiche ambientali della Uisp Emilia-Romagna - verranno messe in atto alcune buone pratiche, dall'erogazione dell'acqua di rete alla diminuzione dell'uso della carta, passando dalla raccolta differenziata dei rifiuti. Iniziative come questa, che radunano più di 2.000 persone, costituiscono importanti momenti di sensibilizzazione per la diffusione di una cultura ambientale".

Alla prima tappa emiliano-romagnola di Giocagin, infatti, oltre agli 800 ragazzi delle 20 società sportive coinvolte saranno presenti più di 1.500 spettatori. Sono proprio questi numeri che permettono di finanziare i due progetti di solidarietà. Dopo l'esperienza dello scorso anno con la raccolta fondi a sostegno delle attività del centro educativo "Al Zuhur", nel campo profughi palestinese di Shu'fat di Gerusalemme Est, l'edizione 2015 di Giocagin guarda all'Africa. Il primo progetto "Consolidare il sistema ludico sportivo saharawi per sostenere i diritti al gioco e allo sport del popolo saharawi nei campi profughi" si pone l'obiettivo di portare in 14 scuole e in due case dello sport 30 educatori locali a svolgere otto mesi di attività sportiva per più di 6.000 bambini dei campi saharawi in Algeria. Inoltre, nella scuola dello sport di Smara, è prevista la costituzione di un centro di documentazione che, oltre a permettere la consultazione di pubblicazioni sportive potrà divenire anche un fulcro attorno al quale organizzare incontri e spettacoli.

Corsi di nuoto, sicurezza in acqua e basic life support (Bls) saranno invece al centro di "Un'altra piroga è possibile", il progetto che l'ong Uisp, Peace games,  porta avanti dal 2010 a Foundiougne, in Senegal. Destinatari dei corsi saranno gli insegnanti delle scuole primarie, le donne pescatrici e gli operatori dei vigili del fuoco. I fondi raccolti da Giocagin serviranno per realizzare un corso di formazione di "sportpertutti" per 20 persone, cinque uscite didattiche in piroga per più di 100 bambini, e la giornata locale di Vivicittà, la manifestazione podistica che si è svolta oggi in oltre 40 città italiane e 20 estere.

Scarica il protocollo (.pdf)

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