Roma lì 23 novembre 2016
Gentile Sindaca, gentili Assessori,
la U.I.S.P. Comitato Territoriale di Roma da molti anni è impegnata nella valorizzazione degli ambienti fluviali della nostra città, attraverso le pratica degli sport di discesa fluviale in canoa e rafting.
Le particolari conoscenze e capacità maturate nella navigazione “leggera” dei tratti urbani del Tevere e dell'Aniene, nell'intero loro svolgersi, consentono alle specifiche esperienze associative di farsi soggetto portatore di proposte per collaborare con l'amministrazione ad affrancare i fiumi e le loro sponde dalla situazione di degrado e abbandono in cui attualmente versano.
Diviene pertanto urgente avviare un vero e proprio percorso di rinascita, attraverso idee, interventi e pratiche, che producano nuovamente territorio, ovvero nuove relazioni tra insediamento umano e ambiente. In questi atti che ridisegnano il rapporto tra comunità e territori, c'è il germe di un’idea di cittadinanza capace di generare nuove alleanze fra natura e cultura, fra paesaggio e storia.
Hanno cercato di andare in questa direzione i numerosi eventi e le iniziative che negli anni la U.I.S.P. di Roma ha concretamente realizzato, con lo scopo, tra gli altri, di produrre azioni virtuose di cura e attenzione ai luoghi del fiume, patrimonio identitario della nostra città.
Tra i tanti qui segnaliamo:
Questa breve lettera, pertanto, vuole cogliere l’apertura di attenzione e di disponibilità espressa a più riprese da alcuni componenti della Giunta Capitolina e dalla stessa Sindaca nei confronti dei fiumi di Roma, per ricordare che dentro la nostra città su questi temi non si parte da zero, che attraverso la valorizzazione sportiva si possono creare veri e propri presidi di tutela ambientale, paesaggistica e civile, perché i corsi d’acqua che scorrono nel cuore di Roma devono tornare a essere patrimonio della città tutta, dei turisti, degli sportivi e non più periferie inaccessibili, luoghi del degrado, delle nuove povertà e dell’emarginazione.
E che gli sportivi, quando corrono, vanno in bicicletta, remano, pagaiano e più in generale si muovono e giocano, sono portatori naturali di un’idea di città aperta e sicura al contempo, controllata e libera, perché divengono modelli di cittadinanza attiva e consapevole.
Concludendo con questa nostra lettera vogliamo esprimere il favore con cui cogliamo i nuovi e importanti segnali di interesse da parte delle Istituzioni cittadine, ribadendo ancora una volta che come sempre abbiamo fatto, mettiamo a disposizione di chi vorrà, la nostra storia, la nostra esperienza, la nostra passione per Roma e per i suoi fiumi.
Perché ogni fiume per sua natura è fatto per essere navigato, attraversato, vissuto, ammirato ed è finalmente giunto il momento che Tevere e Aniene tornino a essere tali.
Distinti saluti,
La UISP di Roma