Comitato Territoriale

Pisa

COMUNICATO UISP PISA

Ci risiamo, ancora una volta lo sport di base torna in panchina.

In seguito al DPCM del 24 ottobre 2020 le palestre e le piscine hanno dovuto chiudere nuovamente ed interrompere le attività. Si torna a fare i conti con un nuovo stop forzato già vissuto a marzo, ma che oggi, dopo gli investimenti fatti per garantire un bene essenziale per i cittadini, è difficile da comprendere. Si dimentica che l'attività motoria ha una valenza trasversale nelle politiche pubbliche a partire da quelle per la salute.

Abbiamo già visto, durante il lockdown della scorsa primavera, quanto la mancanza di movimento ha inciso sulle persone sia sotto il profilo fisiologico che psicologico. Siamo molto preoccupati che lo stop delle attività, in futuro possa incidere negativamente sul benessere dei cittadini, soprattutto sui soggetti più anziani e nei giovanissimi, comprensibilmente da tutelare in questo momento, senza però privarli del supporto dal punto di vista motorio.

Dai controlli degli enti preposti effettuati la scorsa settimana, gli impianti sportivi sono risultati luoghi ben gestiti nel rispetto delle norme di sicurezza previste per il contenimento del covid e, nonostante i dati del contagio non siano espressamente riconducibili a queste strutture e alle attività connesse, il comparto sportivo di base è costretto a chiudere e a pagare le pesanti scelte.

È fondamentale sottolineare con chiarezza che lo sport di base ha un ruolo sociale e formativo ed è rappresentato dall’importante ed indispensabile lavoro delle associazioni e società sportive che, spesso con notevoli sacrifici, portano avanti le attività per il bene della collettività. Lo sport di base è la principale agenzia formativa dei nostri giovani, assieme alla scuola e alla famiglia, assumendo un ruolo complementare rispetto ad esse; sviluppa economia (l’indotto dell’attività promossa dai soli Enti di Promozione Sportiva è stimato attestarsi attorno al miliardo di euro all’anno) e promuove opportunità di impiego. Oltre a ciò, i luoghi di sport sono anche un presidio rispetto a situazioni di degrado, sociale e ambientale.

Per tutti questi motivi, lo sport dei cittadini dovrebbe essere trattato con pari dignità rispetto alle altre realtà produttive del paese e allo sport professionistico.

L’UISP DA OGNI PARTE D'ITALIA LANCIA UN ACCORATO APPELLO: LO SPORT DI BASE È DAVVERO IN GINOCCHIO, NON CE LO POSSIAMO PIÙ PERMETTERE. CHIEDIAMO FIN DA SUBITO INTERVENTI CONSISTENTI SUL PIANO DELLE RISORSE da allocare, e che possano ristorare tutto il comparto sportivo, che permettano di sostenere le spese di gestione, che continuano a correre anche ad impianti chiusi, riconoscano gli indennizzi a tutti quei lavoratori dello sport che, al pari di tutti gli altri, sostengono le proprie famiglie, i propri figli.

Lo sport è parte del progetto di vita di ogni persona.

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