Il Fulvio Bernardini nasce nel 1985, come fiore all'occhiello dell'impiantistica sportiva pubblica, portando nell'estrema periferia romana uno degli spazi più ricchi dell’intera città per praticare attività fisica. Nasce soprattutto come il più moderno e funzionale Centro Sportivo Comunale che Roma avesse mai visto, ma senza un nome. Si decise allora, considerando che per realizzare quell'impianto si era lottato strenuamente per anni, di dedicarlo ad un uomo che aveva combattuto e aveva vinto, senza sentirsi mai appagato: Fulvio Bernardini, calciatore di Roma e Lazio, allenatore e dirigente sportivo. Dalla nascita dell'impianto ad oggi sono passati trent'anni. Tanti sono stati i cambiamenti, dal modo di vivere a quello di praticare l'attività sportiva, cambiamenti a cui si è, inevitabilmente, conformato anche il Fulvio Bernardini. Quello che in questi trent'anni è rimasto invariato è la passione per lo sport, lo sport per tutti, lo sport di cittadinanza. Questo è il principio che portiamo avanti da sempre: lo sport è una questione di diritto, un diritto da garantire a tutti e tutte. Ad essere cambiata, è anche l'architettura e l'urbanistica di Roma, cui questo centro appartiene. Il Bernardini nasce per rispondere alle richieste architettoniche e di accesso alla pratica sportiva di quegli anni, con una idea di ripartizione degli spazi ed una collocazione nella città figlie degli anni 70. Anche oggi, tuttavia, a ben tre decenni di distanza, l'impianto resta una risposta adeguata alle esigenze del quartiere e della città, grazie alla sua avanguardia architettonica, che lo mantiene una punta di diamante tra le impiantistiche polifunzionali di Roma.