La stagione sportiva 2020/2021 ha ufficialmente preso il via il 1° settembre. Eppure, moltissime associazioni sportive che operano in contesti scolastici vivono ancora una condizione di totale incertezza circa i tempi e le modalità di ripartenza della propria attività.
Le difficoltà economiche dovute al lungo stop imposto dall'emergenza sanitaria si uniscono alla preoccupazione che il proprio spazio di sport quotidiano possa venir utilizzato per altri scopi, oppure, peggio ancora, dichiarato inaccessibile.
Una condizione di indeterminatezza, con ogni evidenza, non accettabile oltre.
Una condizione di indeterminatezza che rischia di avere pesanti ripercussioni sulla possibilità di fruizione della pratica sportiva per tante ragazze e tanti ragazzi del nostro territorio. Con conseguenze facilmente immaginabili.
La scelta del Sindaco del Comune di Fiumicino Esterino Montino, che il 28 agosto scorso ha deliberato la sottrazione delle palestre scolastiche del comune all'attività pomeridiana, inoltre, ha assestato un nuovo durissimo colpo allo sport di base della nostra regione.
Una scelta che, lo diciamo apertamente, non condividiamo e che rischia di generare un pericolosissimo “effetto domino”.
La decisione di “chiudere” spazi, di lasciare nell'incertezza chi svolge un ruolo così socialmente rilevante come i dirigenti sportivi di base, è evidentemente quella più semplice.
Semplice, ma anche pericolosa. Pericolosa perché rischia di cancellare esperienze e passioni che hanno colorato, da sempre, lo sport popolare.
Una scelta che porta con sé l'accettazione del dover percorrere una strada che proprio non ci appartiene, quella di rinunciare ad una sfida che il tempo odierno ci lancia: far vivere lo sport per tutti anche in questo particolarissimo momento storico che stiamo attraversando.
Molto è stato detto e molto è stato scritto sullo sport come “cardine” della ripresa. Come centro di gravità di una ripartenza che possa spingere tutto il paese a rialzarsi dopo il durissimo lockdown vissuto tra marzo e giugno scorsi.
Ecco, quanto stiamo assistendo, va esattamente nel senso opposto.
Esprimendo vicinanza a tutte le associazioni sportive che vivono la condizione appena descritta, ci rivolgiamo alle istituzioni cittadine e regionali.
E mettiamo sul campo tutto il nostro impegno nel sensibilizzare i livelli superiori della nostra associazione e tutti gli interlocutori istituzionali possibili.
Lo sport (e più in generale l'intero terzo settore) può essere davvero il motore del ritorno ad una (nuova) normalità.
Della forza e della centralità dello sport noi ne siamo convinti. Dal 1948. Il nostro auspicio è che ne siano realmente convinti anche gli altri.
UISP Comitato Territoriale di Roma APS