L'Uisp, oltre all'impegno per garantire il diritto allo sport per tutti i cittadini, ritiene altrettanto doveroso garantirlo pulito. Di conseguenza, contrastare ogni forma di inquinamento farmacologico e di doping nello sport, anche quello amatoriale, è stato e sarà sempre uno degli obiettivi prioritari dell'associazione. Partendo dalle esperienze di campagne di informazione condotte nelle scuole ("Siamo sportivi, giochiamo pulito" -1998) e di progetti finanziati dalla Comunità Europea ("Dracula Doesn't Drink Doping" - 2001), l'Uisp si è posta l'obiettivo di sensibilizzare quanti più giovani possibile su questi fenomeni, e di valorizzare il loro protagonismo attivo nell'ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione rivolte prima di tutto ai loro coetanei. Su questa base, sono stati sviluppati due progetti di informazione nelle scuole medie superiori, "Prima e doping" (2004) e "Asinochidoping" (2006), nell'ambito della convenzione tra Commissione di vigilanza sul doping e Istituto Superiore di Sanità. Nel 2008/2009 si svilupperà in 38 città la nuova campagna "Mamma parliamo di doping" che vedrà protagonisti i ragazzi delle scuole medie inferiori. Parteciperanno infatti a laboratori creativi con l'obiettivo di informare e sensibilizzare i loro genitori, in modo da costruire una consapevolezza condivisa su questi temi. Questi laboratori potranno avere diverse forme espressive e di produzione di materiali comunicativi (spot, video, manifesti, performance teatrali) e gli studenti prenderanno spunto da documenti informativi a cura dell'Istituto Superiore di Sanità, cd-rom e dvd realizzati sui temi del doping e un indice ragionato con schede di presentazione su film, video e libri. La valutazione del progetto sarà realizzata attraverso questionari destinati ai ragazzi e ad interviste ai genitori. Un sito internet non solo raccoglierà i materiali e le iniziative prodotti e conterrà un forum per lo scambio delle esperienze, ma sarà anche un luogo di interazione multimediale, dando la possibilità di inserire brevi videomessaggi su alcuni temi conduttori. La campagna è finanziata dal Ministero del lavoro della salute e delle politiche sociali - Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive, nell'ambito del programma "Campagne di formazione/informazione per la tutela delle attività sportive e di prevenzione sul doping".