Sport e terzo settore, sembrava solo uno slogan, è diventato realtà

Qual è l’istantanea che emerge da questa Assemblea nazionale congressuale Uisp? La gioia di ritrovarsi insieme, di potersi guardare e ritrovare in presenza, innanzitutto. Dopo tre anni di pandemia, di restrizioni e di lavoro a distanza. La terza e conclusiva giornata di lavori dell’Assemblea nazionale congressuale Uisp è stata dedicata agli interventi dei delegati, all’approvazione di una modifica statutaria e alle conclusioni del presidente nazionale Uisp, Tiziano Pesce (GUARDA IL VIDEO).

La foto di gruppo dei circa duecento delegati e delegate Uisp presenti a Tivoli Terme, nel salone dell’Hotel Duca D’Este, ci comunica appartenenza e responsabilità, gioia e consapevolezza nell’interpretare un ruolo da protagonisti nello sport e nel terzo settore italiano. Il valore sociale dello sport è inclusione, solidarietà, salute, parità di genere, diritti, sostenibilità ambientale. Ma anche innovazione delle attività e qualità della formazione, aspetti che sono stati sintetizzati anche nel Bilancio Sociale Uisp, presentato  in Assemblea nella sua forma grafica definitiva, dopo l’approvazione avvenuta nel Consiglio nazionale dello scorso dicembre. C’è un filo rosso che ha unito molti interventi: l’Uisp è un’associazione resiliente, una grande rete associativa che esiste nella realtà e che è stata riconosciuta anche come Rete associativa nazionale, con precise responsabilità e opportunità che le vengono dal Codice del terzo settore.

A cominciare dai principi di trasparenza e di sostenibilità amministrativa, che l’Uisp ha saputo mettere alla base della sua vita associativa nei Comitati territoriali, regionali e Nazionale. Sfide e opportunità che la parola “sport” ha saputo conquistarsi, in Italia e in Europa, grazie ad una pratica quotidiana che vede l’Uisp impegnata con le istituzioni nel lavoro di coprogettazione e coprogrammazione. L’asticella si alza e l’Uisp è pronta, come sottolineato in molti interventi dei delegati e delle delegate. Anche per questo “Marcare la meta” significa condivisione di competenze ed esperienze emerse nel corso dei molti interventi,  tra storie individuali e storia collettiva, a partire dal 1948. L’Uisp ha gli stessi anni della Costituzione e ne riflette aspirazioni democratiche, antifasciste e antirazziste.  

Nel corso della mattinata, il segretario nazionale Uisp Tommaso Dorati ha posto in votazione la modifica dell’art. 19 dello Statuto, come deliberato dalla Giunta Nazionale Uisp, in materia di responsabilità dei componenti degli organi sociali.

Arriviamo così alle battute conclusive con l’intervento finale di Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp: “Tre giorni di grandi emozioni : è davvero difficile sintetizzare i contributi che sono arrivati dai dirigenti Uisp di tutta Italia che si sono avvicendati al microfono. Un’ondata di idee, spunti progettuali e iniziativa politica che dai prossimi giorni orienterà il nostro percorso e che trasformeremo in un vero e proprio manifesto programmatico”.

“A partire dall’introduzione di Roberto Natale, sino all’ultimo intervento di Orlando Giovannetti,  abbiamo dimostrato tutti insieme di conoscere e interpretare il significato e la consapevolezza di essere rete associativa. Come ci hanno ricordato Luca Gori e Alessandro Lombardi. C‘è l’agenda di mandato del ministro Abodi che, come lui ha detto, ha tratto molti spunti dalla nostra relazione introduttiva e dal nostro Bilancio sociale. A cominciare dal parere del Cese-Comitato economico e sociale europeo, sull’importanza del valore sociale dello sport, che l’Uisp ha incalzato ed è diventato una base di confronto con l’Europa, per chiedere che anche lo sport sia compreso negli interventi di infrastrutturazione sociale”.

“Abbiamo dimostrato, in questi tre giorni, di essere un vero corpo intermedio. Ce lo dicono istituzioni e le funzioni di interesse generale che interpretiamo, nella nostra dimensione interna e in quella esterna, orientata ai diritti di tutte le persone e al bene pubblico. Siamo una Rete associativa nazionale, il percorso fatto con Scuola Sant’Anna di Pisa ci ha aiutato ad acquisire coscienza del nostro ruolo e nuove  competenze. Il lavoro fatto negli ultimi anni, anche in termini di formazione per i dirigenti, che ci ha permesso di diventare soggetto credibile e convincente. Siamo un’ssociazione solida e non liquida, associazione che si combina e ricombina ogni giorno, la propria essenza di promozione sociale e sportiva.

Sport e terzo settore, era soltanto uno slogan alcuni anni fa, ci abbiamo creduto e puntato ed oggi quello slogan è diventato realtà. Correttezza e credibilità: sono valori che abbiamo conquistato sul campo dando l’esempio, praticandoli con convinzione a cominciare dal nostro interno. Chiediamo trasparenza e siamo partiti da noi stessi. Per questo siamo credibili agli occhi delle istituzioni quando chiediamo, e pratichiamo la necessità di percorsi certi di certificazione dei bilanci”.

“Ringrazio la Giunta nazionale Uisp, ogni componente ha contribuito all’ideazione di questa Assemblea, costruita insieme giorno dopo giorno e ringrazio l’intero Consiglio nazionale, i presidenti regionali e territoriali, i responsabili dei Settori di attività”.

"Ringrazio i rappresentanti del mondo dello sport, del terzo settore e delle istituzioni, a cominciare dal ministro per lo sport  Abodi e dalla viceministro al Lavoro e Politiche sociali Bellucci, che ci hanno dedicato il loro tempo e la loro attenzione. Ringrazio i giornalisti che si sono avvicendati sul palco e ci hanno aiutato nella conduzione, come Roberto Natale, Guido D’Ubaldo e Valerio Piccioni il quale, insieme allo storico Sergio Giuntini, ci ha ricordato che l’Uisp nasce dalle esperienze del mutualismo di fine Ottocento e dalle idee dei giovani del Comitato di Liberazione Nazionale. Ringrazio Luca Gori e Alessandro Lombardi per il loro contributo sull’essere Rete associativa da parte dell’Uisp”.

"Ringrazio il sistema di comunicazione nazionale Uisp per aver seguito e raccontato le varie fasi di questi tre giorni di lavori con video, foto e articoli, disponibili sul sito www.uisp.it".

“Voglio però accumunare tutti e tutte in un ringraziamento collettivo, a cominciare dallo staff nazionale e da tutti coloro che hanno lavorato all’accoglienza dei delegati e delle delegate, che hanno curato gli allestimenti e che hanno contribuito alla regia di queste tre giornate”.

“Raccogliamo e rilanciamo l’invito che ci viene da don Luigi Ciotti, alla vigilia della Giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti della mafia, del prossimo 21 marzo, alla quale parteciperemo: Dobbiamo essere cittadini attenti sempre, non ad intermittenza. Non possiamo perdere tempo con i professionisti della retorica e della lamentela”.

“Dobbiamo alzare sempre l’attenzione sull’etica che deve contraddistinguere l’impegno di ciascuno di noi, come ci ha ricordato Elio Di Summa, presidente del Comitato Etico Uisp”.

Ritengo che tutti insieme, in questi tre giorni, abbiamo dato un contributo di emancipazione dello sport sociale, attraverso la transizione sportiva: marcare la meta, lo abbiamo fatto bene in questi giorni, continueremo a farlo nei prossimi. In questi due primi anni di mandato abbiamo tenuto testa alta e siamo andati avanti, nonostante tutte le difficoltà. Il nostro Paese ha un grandissimo bisogno di corpi intermedi come il nostro, tra sport sociale e per tutti e terzo settore: Uisp sempre avanti!” (A cura della comunicazione e stampa Uisp nazionale: Ivano Maiorella, Silvia Saccomanno, Sergio Pannocchia, Elena Fiorani, Francesca Spanò, Lorenzo Boffa)